“Vogliamo fatti ora, non grandi sogni”: i commercianti della zona stazioni si rivolgono all’amministrazione di Varese
Le richieste più urgenti riguardano il ripristino del parcheggio in piazza Trieste e uno sguardo piu attento al decoro di piazza XX Settembre, ma molte sono le segnalazioni
I commercianti della zona stazioni di Varese, e più in particolare delle vie Morosini, Como, Vittorio Veneto e di piazza XX Settembre si rivolgono all’amministrazione per sbloccare la situazione in quella zona, interessata da uno dei più importanti cantieri della città di Varese: quello del piano stazioni.
«Vogliamo porre all’attenzione dell’amministrazione il comparto via Milano – via Como – via Morosini: una zona oggetto in questi ultimi quattro anni di importanti lavori di ristrutturazione – sottolinea Marco Parravicini, fiduciario Ascom Varese e esercente in un negozio di via Morosini – Abbiamo avuto parecchi incontri in proposito, per avere ragguagli su un piano che sottrarrà a questa zona circa 400 posti auto».
«Premettiamo: qui non si tratta di carenza di sicurezza o di lavoro – continua Parravicini – Le forze dell’ordine sono assolutamente presenti e di questo le ringraziamo. Le attività della zona hanno fatto si che l’area sia ancora commercialmente viva, anche grazie a realtà importanti e storiche che portano lustro alla città. Si evidenzia però lo stato di totale abbandono del comparto: ci sono state tante riunioni in cui ci sono stati prospettati begli scenari, dal silos parcheggio all’atterraggio di droni taxi. Ma la realtà è che ad oggi noi abbiamo perso 400 posteggi, tra cui quelli sotto la sede dell’Associazione Artigiani, che sono ancora chiusi malgrado dovessero già essere in funzione da Natale. E che abbiamo aree abbandonate e degradate in molti punti delle nostre vie».
I commercianti, riuniti in piazza Trieste, dove si è svolto l’incontro con la stampa, hanno segnalato decine di piccoli e grandi segni di disagio: dalla fontana inusata e spesso ingombra di rifiuti, alle pietre che schizzano contro le vetrine “sparate” dalle ruote degli autobus, o dalla mancanza di illuminazione verso piazza XX Settembre, perchè i lampioni sono coperti dalle piante.
«Via Morosini è l’ingresso a Varese per chi arriva con il treno o con i bus: dovrebbe essere un salotto e invece stiamo notando il massimo del degrado – commenta Enrico Cellerino, di Figini Calzature – Per avere una soluzione al problema dei massi che mi vengono scagliati sulle vetrine al passaggio degli autobus a causa delle buche, ho fatto decine di telefonate e mandato pec prima di vedere qualcuno, che poi “ci ha messo una pezza” senza nemmeno darmi una risposta».
Il decoro serve perchè: «Abbiamo bisogno del turismo, che dicono in aumento ma che si alimenta solo con una città accogliente e fruibile – ha commentato Giorgio Angelucci, già presidente di Ascom, che ha un negozio storico di abbigliamento in via Morosini – Per esempio. il rapporto di cambio con il franco non è mai stato cosi favorevole, eppure non c’è alcuna corsa allo shopping qui. Anzi, registriamo una diminuzione dei clienti svizzeri».
Le richieste più urgenti riguardano il ripristino del parcheggio in piazza Trieste e uno sguardo piu attento al decoro di piazza XX Settembre, ma in sostanza: «Vogliamo fatti, anche piccoli, e adesso. Non il libro dei sogni» concludono i commercianti della zona.
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