A Varese il manifesto politico di Marco Reguzzoni candidato alle Europee con Forza Italia
Al suo fianco al suo fianco Letizia Moratti, Alessandro Sorte, Giuseppe Taldone e Simone Longhini. Le proposte da portare in Europa. “Stasera Silvio sarebbe orgoglioso di vedermi qui"
Un manifesto semplice e diretto per la candidatura alle Europee di Marco Reguzzoni con Forza Italia. Sullo sfondo Villa Andrea Ponti e al suo fianco Letizia Moratti, Alessandro Sorte, Giuseppe Taldone e Simone Longhini. Gli stessi che hanno animato la serata nella sala Napoleonica a Varese.
Partenza con un video che riassume l’impresa di Reguzzoni «per passare dalla sfiducia alla gioia». Ed è proprio l’inno alla gioia ad aprire gli interventi.
«Sabato – ha esordito Simone Longhini, segretario provinciale di Forza Italia – con Tajani abbiamo presentato le candidature a Roma, domenica a Milano con Letizia Moratti, lunedì l’ottimo risultato in Basilicata dove abbiamo vinto e preso il 13 percento dei voti. Stasera siamo qui con Marco Reguzzoni. Lo slogan è Forza Italia, una forza rassicurante e al centro per l’Europa. Noi siamo la casa dei moderati per mettere in pratica i valori del Partito popolare europeo».
Alessandro Sorte, segretario regionale di Forza Italia ha partecipato in video. «Siamo orgogliosi di aver candidato Reguzzoni, persona seria e preparata».
Per Giuseppe Taldone «il partito sta andando bene ed è un momento molto bello e positivo. Reguzzoni è persona di successo nella sua storia. Condividere con il Ppe valori e voglia di fare è importante. Dobbiamo mandare in Europa gente capace e che sappia creare una rete per migliorare la situazione. Con Marco faremo il botto».
In video anche Antonio Tajani. «Reguzzoni correrà come indipendente e affronterà i temi cari al Nord. Lui farà parte della squadra dei nostri parlamentari e saprà far bene. Sono convinto che farà un ottimo risultato».
Letizia Moratti si candida in Europa «perché questo voto è fondamentale per migliorare. Abbiamo bisogno di un’Europa più sicura, che crei lavoro, sensibile all’ambiente ma con pragmatismo e senza ideologismi. Da tempo conosco Marco Reguzzoni e ho lavorato con lui con grande sintonia. Ha visione ed è radicato nel territorio e conosce i problemi e sa tradurre in politica. Dobbiamo difendere i nostri confini contrastando l’immigrazione irregolare, sostenere il sistema industriale per la difesa, riprendere a crescere e diventare più competitivi. Dobbiamo alleggerire la burocrazia e mettere maggiore attenzione alle micro imprese oltre alle Pmi. Dobbiamo avere un mercato dell’energia integrato. La sostenibilità deve essere compatibile con i tempi. Dobbiamo rivedere la direttiva sulle auto elettriche e sulle case green. Il 94 percento dei comuni è a rischio frane e calamità e per questo dobbiamo dare valore agli agricoltori. Teniamo il positivo del welfare tenendo al centro la persona e le sue libertà”.
«Noi la Basilicata la dobbiamo battere di brutto». Inizia scherzando Marco Reguzzoni che spiega perché da otto anni non partecipa direttamente alla politica.
«Me ne sono andato quando è arrivato il governo Monti nel 2012. In quel momento Bossi era saldamente in testa alla Lega. Sono 12 anni che non ho la tessera di quel partito. Il nostro obiettivo è recuperare voti di chi non vota più. Io sono un federalista liberale convinto. Bossi era una tigre politica e io sono cresciuto con lui. In provincia abbiamo realizzato tanto quando governavamo: la pista ciclabile sul lago di Varese, sull’Olona, la diga, l’università insieme con l’allora Pds. Abbiamo portato i mondiali di ciclismo. La mia era una squadra straordinaria e abbiamo condiviso progetti importanti. In Parlamento abbiamo realizzato la legge Reguzzoni Versace sul Made in Italy ma oggi è inefficace perché l’80 percento del mercato europeo non dipende dall’Italia. Ora occorre che quella legge diventi un regolamento europeo. Noi viviamo di tessile e la tintoria è centrale. Queste si sono trasferite in Turchia con pessimi risultati per noi. Occorre far sì che si tuteli la nostra economia. Il valore arriva dalla produzione e dall’agricoltura. L’Europa deve recuperare la sua dimensione industriale. Dobbiamo riportare il sistema aeroportuale del nord al centro. Il nostro valore è il lavoro e difenderò questo in Europa. Il Ppe è un partito di governo e lì si potrà contare. Stasera Silvio (riferito a Berlusconi, ndr) sarebbe contento e orgoglioso di vedermi qui. Noi dobbiamo lavorare per portare a votare le persone e farle votare il Ppe. Il nostro territorio deve contare. Il nostro avversario è il Partito democratico che candida una che vuole dare accoglienza a tutti. Il nostro concetto è chiaro: viene chi lavora. L’Europa è irrinunciabile e senza l’Europa siamo morti”.
Reguzzoni ha concluso con una promessa: “sarò il parlamentare di tutto il territorio, voglio essere il vostro braccio e non chi parla e mi misurerete sui risultati concreti”.
Dopo Marco Reguzzoni sono intervenuti Marco Magrini, presidente della Provincia e Nicola Mucci, ex sindaco di Gallarate e leader di Forza Italia: «La candidatura di Reguzzoni è una grande novità perché rimette al centro il federalismo e il Nord».
ELEZIONI EUROPEE, LO SPECIALE DI VARESENEWS
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