Dalla partita della stella dei Roosters alla baby card, il consiglio comunale di Varese del 23 aprile

Molti gli argomenti dibattuti nella seduta del 23 aprile del consiglio comunale di Varese

Consiglio comunale Varese 2021 generiche

Si è conclusa a mezzanotte di martedì 23 aprile 2024 la “minimaratona” in consiglio comunale che ha smaltito un’importante quantità di punti all’ordine del giorno, molti dei quali mozioni, che si erano accumulati nel corso dell’attività politica e amministrativa di Varese.

Dopo la seduta del 17 aprile che ha affrontato, tra gli altri, la tassa sui frontalieri e la questione sicurezza e che prevedeva anche in parte la discussione delle mozioni e degli ordini del giorno rimandate dal consiglio precedente, la seduta di ieri sera ha concluso la discussione degli ordini del giorno rimasti e ha affrontato alcuni temi particolarmente importanti per l’amministrazione cittadina, come il centro sportivo di Lissago e la Tari.

DICHIARAZIONI DI APERTURA

Prima di tutto, come di consueto, ci sono state però le dichiarazioni d’apertura, che hanno visto diversi e importanti interventi da parte dei consiglieri.

“Dedicare un luogo della città a Ovidio cazzola e Cornelio Roella”

La prima a parlare è stata Luisa Oprandi (PD), che ha voluto anticipare le mozioni che presenterà il prossimo consiglio. Entrambe riguardano le intitolazioni di luoghi o vie a varesini che hanno significato molto per la città e rischiano di venire dimenticati. La prima riguarda l’intitolazione di una via o un luogo vicino al castello di Belforte a Ovidio Cazzola architetto dal forte impegno civile e culturale che fu pure, nel corso della sua vita assessore e presidente di Italia Nostra. Cazzola era legatissimo al Castello di Belforte e si adoperò per mantenere viva l’importanza per varese di quel luogo. La seconda proposta, che condividerà con il consigliere Guido Bonoldi (Lavoriamo per Varese), è di intitolare un luogo o una via vicino all’ospedale di Circolo a Cornelio Roella, cardiologo e primo primario di cardiologia dell’ospedale di Varese.

L’albo pretorio non funziona, la segnalazione in consiglio

Dopo di lei ha preso la parola Matteo Bianchi (Lega), che ha sottolineato quello che sembra solo un piccolo problema tecnico ma che è anche, invece, un problema di trasparenza e civiltà: da ormai quasi un mese (dal 26 marzo scorso, ndr) l’albo pretorio online, di fatto il primo strumento di informazione comunale e trasparenza amministrativa, non funziona, e non è quindi possibile ai cittadini accedere alle notizie che l’amministrazione obbligatoriamente deve rendere note: dalle pubblicazione di matrimonio alle ordinanze viabilistiche, dalle decisioni della giunta alle determinazioni degli assessorati.

Rivedere in piazza la partita che ha dato la stella alla Pallacanestro Varese, nel giorno del 25esimo anniversario

Il consigliere Stefano Angei (Lega) ha presentato invece una proposta che può appassionare i tifosi della pallacanestro Varese: quella rivedere in piazza la mitica partita che ha portato i Roosters alla stella, l’11 maggio, nella serata del 25esimo anniversario, magari in piazza monte Grappa o ai Giardini Estensi. Una proposta intrigante, che vede “lo zampino” del già consigliere Marco Pinti, e che chissà se verrà raccolta.

La consigliera Barbara Bison (Lega) ha invece sottolineato la situazione dell’Ippodromo, «Realtà da tutelare come un pezzo di storia di varese, ma che va al contempo va rivista e ripensata, con una nuova veste che la renda attrattiva».

Infine il consigliere Domenico Esposito (Polo delle LIbertà) ha evidenziato i problemi a lui segnalati dai cittadini, come è ormai tradizione: in questa seduta ha ricordato la perdita stradale che da un anno e mezzo è in via Francesco Redi a Cartabbia, i tombini intasati in tutto il quartiere di Capolago, con il rischio di essere alluvionati da una bomba d’acqua, e la via San Carlo a Lissago da riasfaltare perchè molto degradata.

I PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

L’ampliamento del padel di Lissago di nuovo bocciato

Il primo e più noto tema di dibattito della serata è stato però il primo punto all’ordine del giorno quello della riqualificazione dell’area sportiva a Lissago: a presentare il progetto unitario che voleva ampliare fortemente, nonchè riqualificare, il campo di padel già esistente è stato il presidente della commissione urbanistica Domenico Marasciulo (PD). Un dibattito dall’esito scontato, visto che il progetto era già stato bocciato in commissione urbanistica, ma che ha visto comunque molti interventi che, soprattutto dalla minoranza, si rammaricavano del fatto che non fosse stato possibile contemperare le richieste di alcuni giovani ed entusiasti imprenditori, con le legittime obiezioni del comitato dei cittadini che si opponeva all’ampliamento. Risultato finale: bocciato a maggioranza, ma con una maggioranza più ampia del normale, considerato che alcuni dei consiglieri di minoranza hanno votato contro l’ampliamento.

Di più veloce “smaltimento” il secondo punto all’ordine del giorno, il voto sul rendiconto di gestione dell’amministrazione comunale per l’esercizio finanziario del 2023: qui l’assessora Cristina Buzzetti ha sottolineato l’ottimo risultato del bilancio dopo il ripianamento del disavanzo, tanto che il rendiconto attuale del Comune vede «un avanzo di circa 4 milioni di euro che verranno usati per manutenzioni e opere per la città e i quartieri». A parte le osservazioni di Luca Boldetti (Polo delle Libertà) che per il centrodestra fa da sempre “le pulci” ai conti dell’amministrazione, non c’è stato altro che votare, e il rendiconto di gestione è stato approvato a maggioranza.

La Tari fa discutere

Veloce è stata anche la votazione sul nuovo regolamento TARI, approvato con 21 voti favorevoli e 8 astenuti, quindi senza voti contrari: in realtà erano da votare solo alcune variazioni tecniche che non hanno creato alcun tipo di dibattito. Maggior dibattito hanno creato le tariffe, e gli importi previsti sul 2024: se per l’amministrazione comunale – a relazionare c’era Cristina Buzzetti, assessora al bilancio –  le variazioni erano pressocchè inesistenti, per il consigliere di minoranza Luca Boldetti l’aumento, a partire dalla nuova gestione è stato costante e assolutamente da tenere sotto controllo. Ma anche in questo caso la maggioranza ha prevalso e le triffe sono state approvate.

Niente baby card, bocciato il buono per chi fa il secondo figlio

Il Consiglio ha inoltre esaminato tre tra mozioni e ordini del giorno precedentemente iscritti e non “smaltiti” nel consiglio comunale del 17 aprile scorso: ma innanzitutto, oggetto di dibattito è stata la proposta di “Baby Card Varese“, presentata dal Consigliere Angei: il bonus da 200 euro una tantum da concedere alla nascita a partire dal secondo figlio e a varesini da piu di dieci anni residenti in città è stato considerato dai membri della maggioranza “sgradevole”, “meschino” e persino “misogino” per come è stato concepito. In diverse hanno inoltre commentato come per promuovere la natalità più che 200 euro (“due mesi di pannolini, se tutto va bene” ha commentato Rossella Dimaggio) servirebbero politiche di sostegno. Inutili i messaggi di sostegno al “messaggio” degli altri membri della minoranza: la baby card non è passata.

Assange pronto per diventare cittadino di Varese

Discussi anche due ordini del giorno che si trascinavano dal 26 marzo scorso: il primo, quello della consigliera Maria Grazia D’Amico (Progetto Concittadino), firmato insieme a Dino De Simone (Progetto Concittadino) e Luca Paris (Gruppo misto, 5Stelle) che chiedeva alla giunta di impegnarsi per la cittadinanza onoraria per Julian Assange, è stato approvato con 19 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti, tra gli applausi di alcuni sostenitori che hanno atteso fin quasi mezzanotte per conoscere il responso della richiesta. Il secondo, della consigliera Helin Yildiz (PD) “Per un Europa solidale, di prossimità e senza veti” ha provocato un’unico dibattito: quello se era opportuno o no dibattere di argomenti simili in Consiglio comunale. In conclusione la mozione è stata approvata, e a mezzanotte precisa il consiglio comunale si è concluso.

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Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Aprile 2024
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