Elezioni Sesto Calende: Boatto e Giordani incontrano l’Università Senza Età
A meno di 24 ore dalla lettera aperta da parte dell'associazione, che sottolineava l'importanza di uno spazio per le attività culturali dei suoi quasi 500 soci, non si sono fatte attendere le risposte dei due candidati sindaci: Mario Boatto di Siamo Sestesi e Betta Giordani di Sesto Futura
Non è passata nel silenzio la lettera aperta da parte dell’Università senza Età, l’associazione di Sesto Calende che ogni anno diffonde la cultura grazie ai 470 iscritti, molti dei quali dei quali appartenenti alla fascia dei pensionati.
Nel pomeriggio di ieri, martedì 16 aprile, l’associazione si è infatti rivolta ai candidati sindaci della città al voto il prossimo 8 e 9 giugno, ad oggi Mario Boatto per la lista Siamo Sestesi e Betta Giordani per Sesto Futura in quella che si profila sempre di più una corsa a due per ereditare la fascia di Giovanni Buzzi. L’obietivo dell’associazione è stato duplice: da una parte ricordare l’importantanza e la partecipazione che questa realtà, la cui sede si trova proprio Sesto Calende, ricopre in tutto il Basso Verbano e, al tempo stesso, sottolineare la necessità di spazi per le attività culturale dei soci.
«Fino a qualche anno fa – scrive l’associazione nella lettera aperta, qui il testo integrale -, la Sala Varalli era stata destinata dal Comune alle nostre attività culturali e di gestione ed era diventata il punto di riferimento per i soci e tutti gli iscritti. Le esigenze comprensibili di ampliamento degli uffici comunali hanno determinato la trasformazione della sala in uffici. Ad oggi le nostre esigenze di aule e spazi sono condivisi, con forte spirito di collaborazione, con le esigenze del Comune di Sesto. Gli iscritti, e soprattutto quelli che sono cittadini sestesi, risentono della mancanza di un’aula che sia dedicata alle attività culturali, luogo in cui riconoscono la loro appartenenza e in cui vedono la disponibilità della Amministrazione Comunale a supportare le iniziative sociali e culturali a loro dirette».
Non si sono fatte attendere le risposte da parte dei due candidati sindaci, che in meno di 24 ore hanno accolto l’inivito dell’Università senza Età, così come faranno anche le altre associazioni del territorio, come d’altronede è norma durante la campagna elettorale. Già nel pomeriggio di ieri Boatto ha incontrato in Municipio Davide Frezzato, presidente di Università Senza Età, Paolo Marchetti, direttore dei Corsi, ed il vicepresidente Sergio Carabelli.
«Mario Boatto ha raccolto l’esigenza, veicolata dal Direttivo della U/E, di dare spazi a queste attività – commenta Siamo Sestesi in una nota diramata oggi, mercoledì 17 aprile -. Mario ritiene che la futura amministrazione riuscirà a soddisfare questa con il
completamento dei lavori della Marna e la realizzazione della sala civica che nascerà negli stabili della portineria della Vetreria. La scelta poi manifestata da Mario (Boatto, ndr.) di ridare un ruolo di sala polivalente dedicata alla cultura alla Sala Cesare da Sesto si orienta verso questa richiesta».
Nella serata di ieri, invece, è arrivata la risposta di Sesto Futura, che nel proprio calendario elettorale prevede un incontro tra Giordani e l’associazione nei prossimi giorni della settimana. In attesa dell’incontro, che era già in programma prima delle lettera, questa la risposta della lista alla lettera aperta ricevuta.
«Grazie per la lettera che ci avete inviato – scrivono Betta Giordani e Giorgio Circosta (candidato vicesindaco) -. Nel nostro programma elettorale che presenteremo a breve a tutta la città, abbiamo messo a fuoco diverse proposte riguardo il rapporto tra il Comune e le associazioni che rendono così viva e attrattiva la nostra città, insieme ad altre idee riguardo gli ambiti della cultura e della vita sociale nei quali operate. Abbiamo letto con grande interesse la vostra lettera aperta ai candidati e ci farà molto piacere poterci confrontare con voi e ascoltare, insieme alla vostra visione della città, le esigenze specifiche della vostra associazione».
Conclude Sesto Futura: «Questo è ciò che stiamo facendo e faremo con tutte le altre associazioni del territorio, per capire in che modo il Comune può aiutare la loro azione e rendere più concreto il nostro programma. In particolare alla vostra attività riteniamo centrale degli spazi di incontro che il Comune può mettere a disposizione, in tal senso andrà sicuramente il nostro impegno, per proseguire una collaborazione che data dall’inizio della vostra presenza nel nostro Comune».
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