Famiglie in allarme per il caro-mense. Il Pd supporta i genitori
L'aumento delle tariffe delle mense scolastiche e la cancellazione delle agevolazioni per nuclei familiari numerosi al centro delle critiche dei consiglieri di opposizione
Un’ondata di malcontento si è levata a Busto Arsizio in seguito all’aumento delle tariffe delle mense scolastiche e della soppressione di alcune agevolazioni per le famiglie con più figli. Un provvedimento che ha scatenato le proteste di molti genitori, preoccupati per l’impatto economico che questa decisione potrebbe avere sui loro bilanci familiari, già messi a dura prova dai recenti rincari in diversi settori.
Il Partito Democratico locale si è fatto portavoce del disagio sociale, ponendosi in netta opposizione alla gestione dei servizi per il Diritto allo Studio adottata dalla giunta di centro-destra. Già in passato, durante le discussioni sul bilancio e sull’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione, il PD aveva espresso il suo dissenso, votando contro le misure proposte.
In particolare, la consigliera Cinzia Berutti aveva sollevato critiche sui tagli effettuati al servizio di trasporto scolastico, evidenziando le difficoltà create ai bambini delle periferie, privati di un collegamento essenziale per raggiungere le scuole, come le scuole Pascoli e Galilei. L’allarme riguarda anche l’annunciato ma non concretizzato centro cottura per i bambini dai 3 ai 6 anni, di cui non si hanno aggiornamenti.
La recente protesta dei genitori è stata affrontata anche dalla consigliera Valentina Verga, che ha sottolineato le ripercussioni economiche delle scelte dell’amministrazione sulla vita delle famiglie, specie in un periodo di generale inflazione. Il segretario cittadino Paolo Pedotti ha inoltre rimarcato la disparità che le nuove tariffe potrebbero creare tra i diversi strati sociali, ritenendo la decisione retrograda e in disaccordo con i principi di eguaglianza.
L’opposizione ha criticato l’approccio dell’amministrazione che ha deliberato il cambio di tariffe senza un dialogo preventivo con i comitati dei genitori, sentiti solo in una riunione postuma. Pedotti conclude con un giudizio severo sulla Giunta, considerandola insufficiente nel garantire l’universalità del diritto allo studio e anticipa che il Partito Democratico presenterà una proposta risolutiva in consiglio comunale se l’amministrazione non fornirà risposte convincenti.
Nel frattempo, i genitori attendono l’incontro del 23 aprile con l’assessore competente, sperando che emergano soluzioni condivise e un riavvicinamento tra le parti per il bene della comunità scolastica e delle famiglie di Busto Arsizio.
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