Fili Urbani, la piazza del futuro di Busto Arsizio si presenta alla città
L'amministrazione ha presentato alla cittadinanza il progetto di trasformazione urbanistica e le funzioni sociali che assumerà l'attuale area del mercato: "Nuove e vecchie generazioni unite da un filo"
Fili Urbani, la riqualificazione dell’area delle nord di Busto Arsizio, è stata presentata ai cittadini giovedì sera ai Molini Marzoli ai cittadini. Il sindaco Emanuele Antonelli ha aperto l’incontro in una sala Tramogge quasi piena per raccontare gli obiettivi del progetto che finalmente rivoluzionerà un’area che sembrava persa per sempre, un taglio urbanistico che divideva il centro da mezza città, la parte sud.
Inclusione, formazione, incontro tra generazioni sono stati i temi toccato dal primo cittadino che ha raccontato cosa sarà Fili Urbani, il nuovo centro di Busto Arsizio che nascerà dalle ceneri di piazza dei Bersaglieri (una spianata di asfalto buona solo come parecheggio e per il mercato) e dell’area della stazione delle Ferrovie Nord.
La serata non ha trascurato l’aspetto comunicativo con il logo che accompagnerà il racconto della nascita realizzato dagli studenti dell’istituto Acof che hanno vinto il bando. Il logo rappresenta le nuove generazioni, la generazione silver e coloro che sono in cerca di un cambiamento, uniti da un filo.
L’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani ha presentato il progetto urbanistico annunciando il via al primo cantiere per settembre di quest’anno con i tre grandi edifici: l’edificio pre-boost al posto della vecchia sede della Polizia Locale, il condensatore culturale con spazi per le associazioni, un grande posteggio coperto per 310 posti auto e un grande spazio verde che prenderà posto dell’attuale parcheggio. Tutto dovrebbe essere pronto per giugno 2026. Mariani ha ricordato anche i 170 mila metri quadrati di parco che andranno a sostituire l’attuale parecheggione della stazione delle Ferrovie Nord con il progetto Fili di Regione Lombardia e Trenord.
L’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni ha, invece, presentato la sostenibilità sociale ed economica del condensatore culturale che ospiterà l’informagiovani/informalavoro, spazi per la esigenze degli over 65, uno spazio coworking, un ristorante sul tetto e un bar aperto ai fruitori e agli esterni.
Digitalizzazione, job club e inclusione sono, invece, le parole d’ordine spiegate anche dall’assessore ai Giovani Cinzia Daniela Cerana che ha spiegato come i ragazzi potranno trovare supporto sia per la ricerca attiva del lavoro che per valorizzare i propri talenti anche attraverso la creatività.
Infine hanno spiegato il lavoro di coprogettazione, ora, e di programmazione, nei mesi scorsi, gli enti capofila: l’istituto La Provvidenza per gli over 65 (argento in forma) e la cooperativa Elaborando per i giovani.
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