Il Distretto 2042 del Rotary scende in campo sul disagio giovanile

Il governatore Giuseppe Del Bene spiega le ragioni di questa scelta. L'appuntamento con il seminario "Disagio giovanile, riflessi sulla salute mentale" è per sabato 13 aprile dalle 9 alle 13 al centro congressi Malpensafiere. Ingresso gratuito con la possibilità di seguirlo anche in streaming

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Quando si parla di “disagio giovanile”, ci si riferisce a un fenomeno complesso, caratterizzato da vari comportamenti che possono rappresentare l’anticamera di psicopatologie gravi, quali: l’autolesionismo, la tossicodipendenza, l’alcolismo e i disturbi alimentari. Negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia, c’è stato un aumento di questa forma di disagio che tende a manifestarsi molto precocemente.
Ci sono inoltre alcune domande che ricorrono costantemente e a tutte le latitudini e non possono, dunque, essere ignorate: qual è il ruolo svolto dalla famiglia? Come leggere i sintomi e in che modo si può prevenire?
Il Distretto 2042 del Rotary international, considerate le sempre più evidenti ricerche scientifiche che mostrano come il disagio giovanile influisca sullo sviluppo di psicopatologie gravi, organizza un seminario dal titolo “Disagio giovanile, riflessi sulla salute mentale” che si terrà sabato 13 aprile a Malpensafiere (Busto Arsizio) con inizio alle ore 9 per sensibilizzare sul disagio psichico e prevenire le malattie psichiche invalidanti. Durante il seminario interverranno esperti del settore che approfondiranno il tema, sia dal punto di vista clinico che teorico, affrontando i principali campi di disagio dei giovani, con uno sguardo alle famiglie, componenti indispensabili per la prevenzione e la prognosi.

Il governatore del Distretto 2042 del Rotary international, il varesino Giuseppe Del Bene (foto sopra), rappresenta il presidente internazionale Gordon R. McInally  in un ambito territoriale che comprende cinquantuno club nelle province del nord della Lombardia, vale a dire Varese, Lecco, Como, Sondrio, Monza-Brianza e Bergamo per un totale di oltre duemila soci.


Governatore, perché avete scelto il tema del disagio giovanile?
«L’input è arrivato a livello mondiale. La prima tappa di avvicinamento al ruolo di governatore che nel mio caso va dal 1 luglio 2023 al 30 giugno 2024, è stata la partecipazione a un’assemblea internazionale a Orlando negli Stati Uniti insieme ad altri 530 governatori provenienti da tutto il mondo. In quell’occasione siamo stati sostanzialmente coinvolti dal presidente internazionale McInally che ha tracciato le linee strategiche di intervento. Occorre sapere che il Rotary ogni anno cambia la sua squadra e i suoi direttivi a livello di presidenza internazionale, di distretto e di club. C’è un avvicendamento e questo comporta il fatto di doversi organizzare con un certo anticipo. A gennaio 2023 il presidente internazionale ci ha dato una serie di obiettivi strategici e uno di questi, per l’anno rotariano 2023-2024, prevedeva un intervento a livello mondiale sulla salute mentale, anche per dare una risposta all’aumento del disagio avvenuto durante il Covid».

Che cosa l’ha convinta che questo fosse il tema giusto?
«Durante quell’assemblea il presidente ha fatto uno storytelling toccante. Ha saputo coinvolgerci svelando solo alla fine che quella storia lo riguardava da vicino perché il fratello era stato colpito da una grave depressione. Pertanto ha chiesto di attivarci su questo fronte e tutti i distretti, compreso quello che rappresento io, hanno risposto. Ho organizzato questo evento, che è la parte centrale del progetto: il Rotary si mette a disposizione della collettività regalando agli operatori, ai cittadini e alle amministrazioni locali quattro contributi di grande rilievo sul tema del disagio giovanile e dei riflessi sula salute mentale. Da questo evento io mi aspetto l’apertura di tavoli di lavoro dove i rotariani si mettano a disposizione per individuare aree di bisogno e per agire in sussidiarietà».

Mi sta dicendo che il Rotary si mette in ascolto del territorio per poi decidere cosa fare?
«Certo. Molte volte le associazioni che operano a livello volontaristico scelgono dove intervenire o perché hanno persone ispirate o perché al loro interno c’è interesse verso un determinato argomento. Penso invece che noi dobbiamo ascoltare il territorio e il bisogno che viene manifestato. In genere il rotariano, non avendo tempo, mette a disposizione risorse economiche per chi è chiamato ad agire. Mettere a disposizione anche il proprio tempo, soprattutto nella salute mentale, è terapeutico anche per il rotariano. Il messaggio che il nostro presidente internazionale ha lanciato è il seguente: “Fare il bene è un po’ come una medicina”, questo è il punto della questione. Lo abbiamo toccato con mano nei progetti di servizio dedicati all’autismo: fare del bene fa bene a chi lo riceve, ma anche a chi lo fa».

Sdogana anche un’immagine del Rotary  meno patinata di quanto si pensi…
«Nel programma che ho portato avanti quest’anno c’è un punto fondamentale che riguarda la comunicazione. Quando sono entrato nel Rotary, ormai nel lontano 2010, un socio anziano mi ha ricordato che il rotariano fa il bene ma non lo dice. Questa logica, che fa parte della tradizione, rischia però di creare etichette che non corrispondono alla realtà, per cui spesso il rotariano passa per quello che si trova a pranzo con gli amici. Noi non ci troviamo soltanto a mangiare ma siamo persone di azione che mettono impegno in tutto ciò che fanno».

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Il programma del seminario “Disagio giovanile, riflessi sulla salute mentaleMalpensafiere ore 9-13

In diretta streaming a questo link: https://t.ly/gQVBB

Ore 9 Introduzione

Ore 9.40 – 10 L’importanza della prevenzione rispetto agli esordi psicopatologici in età adolescenziale. Dr. Michele Angelo Rugo

Ore 10 – 10.45 Adolescenza e autolesionismo, tossicodipendenza e alcolismo, tra trasgressione ed emulazione. Prof. Massimo Clerici 

Ore 10.45 – 11.30 I disturbi alimentari, ruolo delle famiglie nell’esordio in adolescenza. Prof.ssa Laura Muzi

Ore 11.30 – 12.15 I disturbi psicotici: quali possibili interventi nella prevenzione e nella cura. Prof.ssa Anna Rita Atti

L’evento è gratuito, ma è consigliata la prenotazione a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScV2mAjIpGm7_tJU8dNEmes5ubJJOykYKGu86ItqObRKMZ-ww/viewform

ISCRIZIONI: https://t.ly/ednT7

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Pubblicato il 12 Aprile 2024
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