Varese

Philosophy for parents: a Varese nasce una comunità di ricerca sulla genitorialità

Dal 2 maggio 4 serate a partecipazione gratuita. La proposta dell’Istituto La Casa della Brunella nel progetto Centro per la famiglia si aggiunge a sette sportelli già attivi

02 Maggio 2024 - 30 Maggio 2024

Così come suggerisce il titolo la Philosophy for parents prende spunto dalla Philosophy for children, soprattutto nel metodo. Non si rivolge ai bambini ma coinvolge una comunità dei genitori, pronta a porsi domande e a ragionare insieme sui diversi temi della genitorialità.
A proporre l’iniziativa è l’Istituto La Casa della Brunella di Varese, nel quadro del progetto Centro per la famiglia.

In pratica la Phylosophy for parents propone alle mamme e ai papà quattro incontri, tutti gratuiti, sempre nei giovedì sera di maggio, dalle ore 19 , nelle sedi del consultori di Varese, a partire dal 2 maggio alla Brunella.

A condurre le serate Marco Demontis, filosofo e pedagogista che partirà ogni volta «da un testo o da un pretesto – spiega – per stimolare nei partecipanti un confronto alimentato non da commenti o considerazioni, ma da domande. Insieme sceglieremo poi una di queste domande per discuterne, trovare risposte e valutare a fine serata il lavoro svolto».

Lo scopo della Philosophy for parents è far sì che il gruppo possa trasformarsi in una comunità di ricerca su argomenti inerenti alla genitorialità.
La partecipazione è gratuita
e non è necessaria alcuna formazione filosofica. Lo stile degli incontri prevede l’assenza di giudizio, la possibilità di riferirsi all’esperienza personale e di porsi domande, sempre argomentando il proprio pensiero.
Per iscrizioni scrivere a centrofamiglia@lacasadivarese.org oppure 351 5629404 (lunedì e giovedì ore 16-18).
QUI la locandina.

I CENTRI PER LA FAMIGLIA

“Le sperimentazioni dei Centri per la Famiglia sono state ideate per superare la frammentazione e la settorializzazione dei servizi rivolte alle famiglie ed offrire invece un modello di risposta integrato”, spiega Giuseppe Tarantino, direttore generale dell’Istituto La Casa.
Il riferimento è allo sforzo di mettere in rete di soggetti diversi con l’obiettivo di connettere interventi sanitari, sociosanitari e educativi, anche in relazione ai cambiamenti della struttura delle famiglie ed evitando al contempo dispersioni di risorse, duplicazioni e sovrapposizioni.

L’obiettivo primario della rete è mantenere un accesso “a bassa soglia” per l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento grazie alla costituzione di equipe multiprofessionali dove integrare le diverse competenze e favorire un lavoro in rete tra gli operatori e le famiglie per una presa in carico globale, multidimensionale e comunitaria.

Generico 29 Apr 2024

CENTRO FAMIGLIA LA CASA DI VARESE

All’ interno di questa cornice, si colloca la sperimentazione del “Centro Famiglia la Casa di Varese”: “Nel mese di giugno abbiamo partecipato e vinto un bando di regione Lombardia sullo sviluppo e l’implementazione dei Centri Famiglia – racconta Tarantino – Con l’aiuto dei nostri partner stiamo realizzando interventi finalizzati al rispondere in modo adeguato ai bisogni delle famiglie del territorio”.

Partner del Centro famiglia la Casa di Varese sono, tra gli altri, l’Ufficio di piano Distretto di Varese e Tradate, Decanato di Varese, Asst Sette Laghi, associazione Mamme in cerchio, Unità di ricerca in psicologia delle diseguaglianze nella salute dell’ Università Cattolica del Sacro cuore di Milano, Società Marcé Italiana Salute Mentale Perinatale, Forum delle Associazione Familiari Lombardia.

“Abbiamo scelto come logo del progetto il poliedro, simbolo di comunità complesse, fragili, difficili da gestire e da controllare, ma parimenti interessate alla generatività e ad avere fiducia nel presente più che nel passato – prosegue Tarantino – Il motto che ci accompagna è “Insieme per il bene comune” e con in nostri interventi aspiriamo a curare e ri-generare relazioni buone a livello comunitario”.

SETTE SPORTELLI PER LE FAMIGLIE

L’essere in uscita è  un principio fondamentale del Centro per la famiglia La Casa di Varese che ha istituito sette diversi sportelli nella città giardino e nei comuni vicini, per facilitare l’incontro con le famiglie.

“Ti ascolto” è il nome di tre sportelli realizzati in collaborazione con il Decanato varesino in tre diversi oratori: a San Fermo e alla Kolbe di viale Aguggiari a Varese e all’oratorio di Malnate.
Gli sportelli Ti Ascolto offrono una consulenza psico pedagogica ai ragazzi nella fascia d’età tra gli 11 e i 21 anni e alle loro famiglie.

“InformaFamiglie” è invece il nome di altri due spoirtelli aperti nelle sedi del Comune di Varese e nella Casa di comunità di Tradate. La loro finalità è assicurare alle famiglie un accesso rapido alle informazioni utili alla vita quotidiana e alla conoscenza delle opportunità offerte dal territorio.

“Dolcemente Mamma e Papà” è lo sportelllo rivolto ai neogenitori o alla neo-coppia genitoriale attivato ad Azzate, nella sede dell’associazione Mamme in Cerchio per accogliere e offrire risposta a specifici problemi di natura relazionale, sociale, educativa e affettiva.

Lo spazio Dolcemente Mamma e Papà per neo genitori si presenta

Infine nel Palazzo di Giustizia di Varese è stato attivato uno spazio informativo di mediazione familiare rivolto al genitore o alla coppia genitoriale in via di separazione.

Successivamente all’attivazione di questi sportelli, l’offerta di servizi del Centro famiglia La Casa di Varese è stata ampliata con due attività: la Philosophy for parents destinata ai genitori e in partenza a Varese e il progetto attuato al nido di Viggiù “Mamma, mi leggi? – crescere insieme ai nostri bambini attraverso i libri illustrati”.

“In conclusione, la sperimentazione del progetto “Centro Famiglia la Casa di Varese”, superando le logiche di tipo assistenzialistico, incoraggia la responsabilizzazione delle famiglie e attraverso il loro coinvolgimento attivo e il raggiungimento “nei loro luoghi” – spiega Tarantino – mira a rendere le famiglie un elemento integrato nella società, avvicinandole ai diversi contesti del mondo reale, al di fuori di luoghi prettamente identificati come posti di presa in carico e di cura”.

 

30 Aprile 2024
di

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