Unire le forze per il sociale: anche i varesini all’assemblea nazionale dei Volontari del Patronato ACLI
Oltre 400 persone provenienti da ogni parte d'Italia che svolgono il loro servizio di volontariato, si riuniranno il 12 e il 13 aprile a Sacrofano Roma, per condividere esperienze e rinnovare il proprio impegno
Volontariato, solidarietà e competenza sono i principi fondamentali che guidano l’attività dei Promotori Sociali Volontari del Patronato ACLI. Oltre 400 persone provenienti da ogni parte d’Italia che svolgono il loro servizio di volontariato, si riuniranno il 12 e il 13 aprile a Sacrofano Roma, per condividere esperienze e rinnovare il proprio impegno.
A questo incontro così significativo parteciperà anche una delegazione di Varese composta da circa 20 promotori sociali, cioè da volontari che sul territorio provinciale, nei loro segretariati, si occupano di vari aspetti legati al sostegno delle persone: previdenza, invalidità, sostegno al reddito, ecc..
Carmela Tascone, Presidente delle ACLI provinciali di Varese, ha dichiarato: “Si tratta di un servizio che, oltre a presupporre una consulenza sulle questioni poste, favorisce il contatto, crea relazione, consente di entrare in ascolto dei bisogni delle persone che non sempre sono quelli dichiarati: dietro ad una richiesta di aiuto specifica; spesso, si nasconde la necessità di un consiglio e di una parola”.
“Questi aspetti connessi, insieme al servizio, costruiscono relazioni di valore sociale tra le persone e nella comunità dove il Promotore Sociale Volontario opera, – ha poi aggiunto il Presidente nazionale del Patronato ACLI, Paolo Ricotti – sono relazioni concrete di solidarietà, di aiuto per ottenere e tutelare i diritti nell’ambito della previdenza, dell’invalidità, della salute, delle prestazioni di welfare. Il promotore sociale, una figura che nasce insieme al Patronato ACLI nel 1945, su cui abbiamo investito molto negli ultimi anni. Chi viene da noi svolgerà un volontariato per i diritti: l’impegno è forte affinché tutti i cittadini, nessuno escluso, possano essere messi in condizione di accedere e fruire dei propri diritti.”
Attualmente, i Promotori Sociali del Patronato ACLI in Italia sono più di 2.000, e il 60% di essi ha un’età compresa tra i 50 e i 75 anni. Si tratta di cittadine e cittadini che hanno scelto di dedicare gratuitamente parte del proprio tempo alla comunità locale.
“Mi piace sottolineare tre aspetti – ha continuato Ricotti – che caratterizzano i nostri promotori sociali: prima di tutto sono dei veri e propri operatori con competenze solide, che vengono loro trasmesse tramite una formazione specifica che continua nel tempo, perché bisogna essere sempre aggiornati, per poter offrire un servizio di qualità. La passione sociale nel servizio di aiuto che offriamo alle persone deve essere sempre accompagnata dalla competenza, questo è il nostro pensiero guida. L’altro aspetto è che si tratta di persone che ci credono in quello che fanno, perché molti di essi sono cittadini che hanno in qualche modo anche usufruito dei nostri servizi e che quindi si sono chiesti se potevano a loro volta contribuire nella tutela dei diritti e nella cura per il prossimo. L’ultimo aspetto riguarda il benessere anche personale che deriva da questa attività, in una logica che in economia si chiama win-win, cioè vinco io, vinci anche tu”.
Il programma
La giornata del 12 aprile inizierà alle 15,30 con i saluti di Paolo Ricotti, Presidente Nazionale Patronato e a seguire una riflessione di Padre Giacomo Costa, Accompagnatore delle ACLI nazionali. Alle 16 è prevista la presentazione di una ricerca inedita, curata da IREF, e intitolata “Il Promotore sociale nel Patronato ACLI”, i lavori saranno introdotti e coordinati da Massimo Tarasco, Incaricato Coordinamento Promotori Sociali Volontari della Presidenza Nazionale Patronato ACLI. A spiegare la ricerca invece ci saranno Gianfranco Zucca, Coordinatore nazionale IREF e Cecilia Ficcadenti, Ricercatrice IREF. Alle 18 interverrà Don Luigi Ciotti, Fondatore Gruppo Abele e Libera, con una riflessione intitolata “Accogliere le persone, affermare i diritti”. La giornata si concluderà con Francesco Fontanelli, con uno spettacolo serale di socializzazione e intrattenimento.
La mattina del 13 aprile, dopo l’introduzione di Michele Mariotto, Vicepresidente Nazionale Patronato ACLI, inizierà con una sessione dedicata a “Intermediazione e azione sociale nella dimensione tecnologica” con l’intervento di Tommaso Vitale, Direttore del master Governing the Large Metropolis presso l’Ecole Urbaine de Sciences Po a Parigi. A seguire Madre Aline Pereira Ghammachi, Badessa del monastero cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia (Vittorio Veneto, Treviso), interverrà in collegamento con una relazione dedicata a “Un servizio sociale che genera modelli di fiducia”. Ksenija Fonovic, Ricercatrice Università Charles/Karlova di Praga darà un suo contributo incentrato su “Dall’identità alla consapevolezza di un protagonismo nella costruzione del bene”. La prima parte della mattinata si concluderà con un altro collegamento, direttamente dalla Rotta Balcanica con Silvia Maraone, dell’Ipsia ACLI, che parlerà di un tema sempre attuale: “Lungo la Balkan Route in Bosnia Erzegovina”. La seconda parte della mattinata è dedicata invece al racconto delle esperienze e delle buone pratiche dai territori.
“Tracciare il futuro: costruire valore tra le persone, nelle comunità” è il titolo della tavola rotonda coordinata dalla giornalista Giada Valdannini con la partecipazione di Nicola Preti, Direttore Generale Patronato ACLI, Paolo Ricotti, Presidente nazionale Patronato ACLI ed Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale ACLI. La giornata si conclude, dalle 21,30 in poi, con uno spettacolo di musica e cultura dedicato a Giorgio Gaber con la straordinaria partecipazione della cantautrice Paola Turci e di Paolo Dal Bon, Presidente Fondazione Gaber.
Domenica 14 aprile, l’Assemblea dei Promotori Sociali Volontari, partecipa, alle 12, all’Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro.
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