Accusato di farsi la benzina con la card comunale: assolto a Varese

Decade l'accusa di peculato: la contestazione si trasforma in appropriazione indebita, ma manca la querela

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“Non doversi procedere“: è la decisione del giudice per l’udienza preliminare di Varese che ha scagionato uno stradino di un centro della Valcuvia accusato di peculato per aver utilizzato una tessera prepagata comunale per farsi il pieno di carburante,

L’imputato, difeso dall’avvocato Fabio Fiore di Varese, è stato scagionato dalle accuse per due motivi.

In primis il suo status lavorativo lo esclude da quello di “incaricato di publico servizio“ nel quale ricadrebbe la possibile accusa di peculato, accusa derubricata dunque nel più tenue reato di appropriazione indebita.

E qui la seconda motivazione del non doversi procedere penalmente: il requisito di procedibilità viene difatti garantito dalla presenza di una querela, che manca.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2024
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