I suoni, le voci e i colori dei Roosters rivivono nella notte del MIV
Centinaia di persone hanno rivissuto lo scudetto della Stella con la proiezione della "Gara3" con l'audio originale del palazzetto. Assenti i giocatori, festa per tutti coloro che lavorarono in società
In piazza Montegrappa, l’11 maggio 1999, si consumava una – rara, ahinoi – festa collettiva della città di Varese: quella per lo scudetto dei Roosters, il nickname usato allora dalla Pallacanestro Varese al posto di uno sponsor principale.
Una festa che è rivissuta a pochi metri di distanza dal fulcro di quella notte, nella serata di lunedì 21 maggio: al MIV è infatti andata in scena la proiezione di quella storica partita – la Gara3 di finale contro la Benetton Treviso – alla presenza di tanti tifosi e delle persone che “fecero l’impresa”. Non i giocatori, molti dei quali ricoprono incarichi nel mondo del basket (e per questo sono impegnati lontano da Varese), ma tutta la struttura della società che in quella stagione si inventò un miracolo sportivo e organizzativo unico.
Per questo, prima di fare scorrere le immagini sullo schermo della Sala Giove del MIV, tutti quei protagonisti sono saliti sul palco attorno a Toto ed Edoardo Bulgheroni, all’epoca proprietario e presidente della società (Toto è anche il presidente di oggi) e al gm Gianni Chiapparo che “costruì” la squadra. Medici, componenti dello staff sanitario, dirigenti, personale degli uffici, responsabili di diverse aree, giornalisti che curavano il celebre – e splendido – house organ “Due Punti” e via discorrendo.
Nell’intervallo, coach Charlie Recalcati – imbeccato da Antonio Franzi e Flavio Vanetti – ha “riletto” i primi 20′ di quella partita provando a ricostruire le parole dette nello spogliatoio, mentre Edo Bulgheroni ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, il trust “Il basket siamo noi”: «Non cambiate mai, non fate mai mancare il vostro supporto ai ragazzi che scendono in campo».
A Varese piovvero stelle. Venticinque anni fa lo scudetto dei Roosters
Una grande famiglia (tra i giocatori l’unico presente era Marco Van Velsen, l’allora “comunitario” olandese che ha messo radici in città) applaudita anche da un gruppo di “reduci” della Grande Ignis di cui quei Roosters sono stati i degni e naturali eredi. Per l’attuale società sono arrivati, oltre a Bulgheroni, i due gm americani Zach Sogolow e Max Horowitz (Scola e molti altri sono ad Agropoli per le finali nazionali U17), colpiti nel vedere un palazzetto che quella notte magica si riempì all’inverosimile.
E per rivivere al meglio quell’atmosfera, il filmato – concesso dalla Rai che trasmise l’incontro – è andato in onda senza il commento dei cronisti e delle spalle tecniche di allora (Franco Lauro, Dino Meneghin e Dado Lombardi). Insomma, con l’audio originale del palazzetto fatto di cori, applausi, rumori (le indimenticabili trombette) che accompagnarono una partita che resta indimenticabile a 25 anni di distanza. E che, come abbiamo già scritto, sarebbe ora di rinfrescare con qualche nuova vittoria, perché celebrare è bello, ma festeggiare è meraviglioso.
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