L’uomo arrestato per l’incendio di via Veratti ammette di aver dato fuoco a casa sua
Il 50enne trovato sotto all'appartamento in fiamme è stato fermato dalla Polizia. Non voleva far esplodere il palazzo perchè aveva chiuso gli attacchi del gas
L’hanno trovato nel parcheggio del vicolo appena sotto al proprio appartamento, mentre al secondo piano dell’immobile stava andando a fuoco la sua casa: è stato arrestato così il cinquantenne accusato di incendio doloso nella serata di martedì a Varese nella parte finale di via Veratti anche se tecnicamente l’ingresso degli appartamenti è sulla via Robbioni, ma appunto nel retro sono presenti gli spazi per parcheggiare a cui si accede dall’arteria del centro storico.
E sempre qui, nell’auto di proprietà della persona arrestata, la polizia ha trovato due flaconi di liquido infiammabile, forse benzina. Non è ancora chiaro se il liquido sia stato pure l’innesco scatenante dell’incendio, sta di fatto che i vigili del fuoco si sono accorti subito che in quella palazzina le fiamme non erano partite per un cortocircuito o per caso fortuito: qualcuno aveva appiccato il fuoco e se ne era andato.
Un particolare importante a cui si è potuto arrivare attraverso precisi sopralluoghi da parte della polizia di Stato e dei vigili del fuoco, era che nonostante la casa fosse abitata, gli attacchi del gas erano stati chiusi: quindi non vi era da parte del soggetto sospettato l’intento di voler far esplodere il caseggiato.
L’uomo nell’immediatezza dei fatti e ha ammesso le sue responsabilità. Nell’attesa della convalida dell’arresto, rimane in carcere. Restano ad oggi ancora da ricostruire le reali motivazioni per le quali l’inquilino ha deciso di incendiare la propria abitazione, tuttora posta sotto sequestro da parte della Procura (indaga il pm Lorenzo Dalla Palma). Questa mattina sono state completate le operazioni di smessamento e di bonifica dell’appartamento da cui risultava ancora qualche focolaio subito spento dai vigili del fuoco.
Per quanto riguarda la natura della casa colpita: «Si tratta di un appartamento chiamato “ex 118” – spiega l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari – di quelli che in passato erano assegnati agli sfrattati e venivano concessi in forma temporanea. Essendo cambiata la norma regionale, ora la disponibilità non c’è nemmeno più. E in questi mesi infatti stiamo provvedendo a trasferire tutti gli ex destinatari e ricollocarli».
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