Marijuana legale e CBD. Quali sono i benefici?

La legalizzazione della marijuana è ancora molto discussa in diversi Stati, tra cui l’Italia. L’attenzione verso questa sostanza ha comunque permesso una maggiore comprensione delle sue componenti e dei loro potenziali benefici per la salute.

In particolare, nella cosiddetta marijuana legale è quasi assente il  Tetraidrocannabinolo, che possiede i noti effetti psicoattivi. Rimane invece presente in questa variante il Cannabidiolo, caratterizzato da proprietà benefiche, apprezzate anche nel trattamento terapeutico di alcune patologie.

Cos’è la Marijuana legale?

Negli ultimi anni sono nate molte realtà di vendita Marijuana legale online. Con questo termine ci si riferisce alla cannabis che è stata regolamentata e approvata per l’uso in specifiche giurisdizioni e a determinate condizioni.

La distinzione tra marijuana legale e illegale è spesso basata sul contenuto di Tetraidrocannabinolo, o THC. Secondo le leggi di diversi paesi, la marijuana può essere considerata legale, se contiene una quantità di THC inferiore a una soglia stabilita, di solito stimata intorno allo 0,2-0,3%. A questo tipo di marijuana legale ci si riferisce anche con il termine “Canapa industriale”.

La regolamentazione di questa categoria di prodotto varia notevolmente da paese a paese ed è spesso al centro di dibattiti politici. In alcuni paesi l’uso medico della cannabis necessita di una prescrizione ,mentre in Canada e in alcuni Stati degli U.S.A. anche l’uso ricreativo è ormai legale.

CBD: quali sono le sue proprietà benefiche?

Come detto in precedenza, il cannabidiolo, o CBD, è una sostanza presente nella cannabis nota per i suoi effetti positivi sulla salute senza gli effetti psicoattivi del THC. Tra i benefici del CBD si ricordano:

• Azione antinfiammatoria e analgesica: il CBD è riconosciuto per la sua capacità di ridurre infiammazioni e alleviare dolori cronici. Per questo motivo è molto apprezzato da persone affette da artrite e altre condizioni infiammatorie;
• Cura di ansia e depressione: secondo molti studi clinici il CBD può aiutare a ridurre i sintomi di ansia e depressione. Questo cannabinoide influenza infatti i recettori del cervello che regolano l’umore e il comportamento, offrendo un effetto calmante senza gli effetti collaterali dei farmaci tradizionali;
• Regolarizzazione dei disturbi del sonno: molte persone utilizzano il CBD per migliorare la qualità del sonno, dal momento che esso aiuta a regolare i cicli del sonno, riducendo l’insonnia e favorendo la continuità del riposo notturno;
• Neuroprotezione: il CBD mostra potenziali benefici neuroprotettivi che potrebbero avere un ruolo predominante nella prevenzione di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.;
• Supporto per la salute cardiovascolare: sembra che anche la salute del cuore possa beneficiare del CBD, grazie alla sua capacità di ridurre la pressione sanguigna. Il cannabinoide svolge anche un’azione di prevenzione dei danni cardiaci grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Al netto delle polemiche e degli scetticismi, il CBD rappresenta dunque una delle componenti più promettenti della marijuana legale, con un ampio spettro di applicazioni terapeutiche già note e altre ancora studiate dalla scienza. Con l’aumento registrato diffusione della marijuana legale, e grazie a una politica sempre più tollerante e progressista di molti Stati, è pertanto possibile immaginare un suo uso medico sempre crescente.