“In provincia di Varese 170mila cittadini senza medico di base, ne mancano 119”: la denuncia di Astuti
Il consigliere regionale del partito democratico commenta i dati pubblicati nei giorni scorsi da Regione Lombardia nel bando per la copertura degli ambiti regionali di medicina generale e propone una serie di soluzioni
«In provincia di Varese mancano 119 medici di base, 50 in Asst Sette Laghi e 69 in Asst Valle Olona. Parliamo potenzialmente di circa 174mila cittadini senza un punto di riferimento in fatto di salute e accesso alle cure». A sottolineare il problema insito in questi numeri è il consigliere regionale del Partito democratico Samuele Astuti che commenta i dati pubblicati nei giorni scorsi da Regione Lombardia nel bando per la copertura degli ambiti regionali di medicina generale.
«Allargando il campo a tutta la regione, ci ritroviamo con 1349 ambiti di medicina generale scoperti – aggiunge il consigliere Dem – Se consideriamo che un professionista arriva ad avere fino a 1500 assistiti, siamo a circa 2 milioni di pazienti lombardi in cerca di medico. Altro che regione dell’eccellenza sanitaria…».
«Fino dalla pandemia abbiamo sempre posto l’attenzione sulle soluzioni per questo problema che ormai si trascina da anni, insieme al terribile ricatto delle liste d’attesa e alla privatizzazione strisciante della sanità pubblica – dice Astuti – Servono misure strutturali e concrete: dobbiamo rilevare i bisogni dei cittadini per determinare l’assegnazione dei medici in base alle reali necessità dei territori, semplificare la procedura di scelta e revoca, ridurre gli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei medici di base e dei pediatri di libera scelta, pianificare con largo anticipo le sostituzioni dei medici per evitare scoperture. Inoltre è necessario aumentare il valore delle borse di studio regionali per la formazione dei medici di base, garantendo che non siano inferiori a quanto previsto a livello nazionale, puntando all’equiparazione economica con le borse di specializzazione ospedaliera, offrire incentivi a esercitare negli ambiti carenti e nei territori più complessi, mettendo a disposizione spazi pubblici inutilizzati e prevedendo bonus per l’assunzione di personale infermieristico e di segreteria».
«Queste proposte rappresentano soluzioni concrete per affrontare una crisi che sta lasciando centinaia di migliaia di cittadini lombardi senza assistenza sanitaria adeguata – conclude Samuele Astuti – È urgente che Regione Lombardia agisca con determinazione per ripristinare un sistema sanitario efficiente e accessibile per tutti».
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