Accolto l’ordine del giorno di Pellicini sulla ristrutturazione dei Miogni di Varese
Nella seduta odierna alla Camera dei Deputati, il Governo, nell'ambito della discussione del DL Carceri, ha accolto l'ordine del giorno dell'On. Andrea Pellicini (FDI), con cui si chiede che proseguano le opere di ristrutturazione della Casa Circondariale di Varese
Nella seduta odierna alla Camera dei Deputati, il Governo, nell’ambito della discussione del DL Carceri, ha accolto l’ordine del giorno dell’On. Andrea Pellicini (FDI), con cui si chiede che proseguano le opere di ristrutturazione della Casa Circondariale di Varese.
Il deputato ha posto anche in rilievo la professionalità e il senso del dovere della Polizia Penitenziaria in servizio presso l’istituto.
Ecco l’ordine del giorno:
- la Casa Circondariale di Varese è un vetusto istituto penitenziario realizzato nel 1893, sito nel centro cittadino;
- nel 2001 il Ministero della Giustizia dichiarò la Casa Circondariale di Varese “istituto da dismettere” in attesa della costruzione di un nuovo carcere da realizzarsi in zone periferiche rispetto all’agglomerato urbano;
- in questi venti e più anni, la nuova struttura non è stata costruita, con la conseguenza ulteriore che il vecchio “Miogni”, essendo una struttura da dismettere, pur rimanendo in regolare esercizio, non ha beneficiato di risorse per i necessari interventi di ristrutturazione;
- nell’ultimo periodo, grazie al positivo e concreto impegno del Provveditorato alle carceri lombardo, sono stati promossi progetti significativi per il rifacimento del muro di cinta, ormai pericolante, per l’acquisizione di una palazzina adiacente di proprietà del Comune di Varese da destinarsi ad alloggi ed uffici della polizia penitenziaria, nonché per dotare di docce le celle al primo e al secondo piano dell’edificio, considerato che, ad oggi, soltanto le celle al piano primo ne sono dotate;
- lo spostamento degli alloggi e degli uffici della polizia giudiziaria in altra palazzina, oltre a migliorare considerevolmente le condizioni del personale in servizio, consentirebbe di poter destinare le aree lasciate libere nell’edificio principale a spazi per le attività rieducative per i detenuti, nonché alla realizzazione di ulteriori e più moderne camere di detenzione;
- vanno inoltre rimarcati il senso del dovere e la professionalità della polizia penitenziaria in servizio presso l’istituto penitenziario, che gestisce una popolazione carceraria costituita per oltre il 50% da stranieri, molti dei quali tratti in arresto per attività criminali relative al cosiddetto “spaccio nei boschi”, fenomeno che da qualche anno sta affliggendo il Varesotto;
Tutto ciò premesso, il sottoscritto deputato chiede che il Governo, nell’ambito delle risorse a disposizione, voglia sostenere la graduale ristrutturazione della Casa Circondariale di Varese, così migliorando le condizioni generali delle persone ivi detenute e le condizioni di lavoro del personale della polizia penitenziaria.
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