Quel canestro solitario a Monteviasco, quando lo “sdeng” rimbalza tra le montagne

La foto scattata da Martina Farè si è guadagnata un posto nella celebre pagina Facebook "L'umiltà di chiamarsi Minors", dove gli appassionati di basket celebrano la magia di questo sport

Basket Monteviasco (foto Martina Farè "L'umiltà di chiamarsi Minors")

Ogni volta che il pallone sfiora il ferro, lo “sdeng” rimbalza tra le montagne. Riuscite a immaginare la scena? Bambini, forse ragazzini, che in un vicolo del paese, senza spettatori, senza avversari, nel silenzio di giornate infinite, tirano a canestro, tirano e poi tirano ancora.

Un quadretto così bello che la foto scatta da Martina Farè di un canestro appeso sul muro a Monteviasco è finita sulla pagina facebook che tutti gli amanti del basket (ad ogni livello) conoscono: l’Umiltà di chiamarsi Minors.

Recita il post:
“Monteviasco (Varese).
950 metri slm.
Quindici malcontati abitanti.
Funivia fuori uso dal 2018.
Non ci sono strade asfaltate. Per arrivare qui si usa principalmente una mulattiera datata primo ‘800. Nella foto, la piazza del paese. Nonché la sua principale attrazione. E’ tutto così romantico. Sdeng”.

Non è proprio la piazza del paese ma cosa importa…“Il basket è l’unico sport che tende al cielo”, diceva qualcuno. Mai stato così vero.

La vita su a Monteviasco, lontani dal mondo e nel villaggio innevato

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Pubblicato il 13 Agosto 2024
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