A Saronno avanza il cantiere della Rodari, nella nuova scuola “green” si lavora allo spazio mensa
Ieri sono iniziati i primi getti nel punto dove sorgerà la mensa e sono stati installati i ponteggi per arrivare al solaio del primo piano dell'edificio
Avanzano i lavori per la nuova scuola Rodari di Saronno, uno dei cantieri più impegnativi tra quelli aperti in città.
«Questa settimana si è aperta una nuova fase di lavoro all’interno del cantiere che porterà alla realizzazione della nuova scuola Rodari – scrive il Comune in un breve aggiornamento sui lavori in corso – Sono iniziati i primi getti nel punto dove sorgerà la mensa e sono stati installati i ponteggi per arrivare al solaio del primo piano dell’edificio. La nuova scuola Rodari è un intervento prioritario per l’Amministrazione comunale per consegnare al quartiere un plesso scolastico sicuro, confortevole, innovativo e a basso impatto energetico».
La parte “green” del progetto è forse quella più interessante. Quello della nuova scuola Rodari è infatti il primo progetto ad aver visto la luce la luce dopo la sottoscrizione da parte del Comune del protocollo “Saronno per la terra” e rientra quindi in parametri ambientali particolarmente severi.
La scuola infatti è stata progettata per essere un edificio a consumo energetico vicino allo zero (uno dei requisiti richiesti dal bando regionale) e con interventi che miglioreranno sotto il profilo ambientale il giardino della nuova scuola e un parco del quartiere.
Come era stato spiegato in fase di presentazione del progetto la parte nuova dell’edificio manterrà le altezze di quello esistente, ma occuperà una superficie più ampia per rispettare i nuovi requisiti post-Covid. La realizzazione comporterà la rimozione di alcune alberature, che verranno compensate con nuove piantumazioni nel rapporto di 2,5 alberi nuovi per ognuno di quelli rimossi, sia all’interno del giardino della nuova scuola, sia all’esterno. In totale saranno 37 gli alberi rimossi, mentre 92 quelli di nuova piantumazione, 42 dei quali nell’area oggi occupata dalla vecchia scuola. Le altre 50 nuove alberature sono previste nelle aree verdi di via Toti/Gobetti e Toti/Pasubio, dove saranno create due aiuole didattiche e un percorso ludico. Il tutto verrà arricchito da arredi in legno realizzati utilizzando le parti delle alberature rimosse, dando loro una seconda vita.
«Questa compensazione arborea più che proporzionale e le prestazioni del nuovo plesso consentiranno un bilancio energetico e ambientale estremamente migliorativo per tutte le aree di intervento – spiega l’Amministrazione – Il nuovo edificio riduce del 90,6% le emissioni di CO2 rispetto a quello attuale, preleva dalla rete elettrica il 49% di energia in meno e consuma il 98,5% di gas naturale in meno. Il saldo della CO2 assorbita ogni anno dalle nuove alberature rispetto a quelle esistenti sale da 2,55 a 4,02 tonnellate (+60%) a partire da subito, in quanto saranno messi a dimora esemplari adulti. A tutto questo dobbiamo aggiungere i benefici della presenza dell’impianto fotovoltaico sia sul tetto del plesso sia sul tetto della palestra, che produrrà 146.171 Kwh/annui, per un ulteriore risparmio emissivo di CO2 di 67,24 t/annue».
Ecco la nuova scuola Rodari di Saronno: più bella, più funzionale, più ecologica
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