300 giorni di lavori sulla strada tra Varese e Gavirate: preoccupati i sindaci di Barasso, Casciago e Luvinate
Il Tavolo di Lavoro promosso dai Comuni proseguirà anche nelle prossime settimane. L'obiettivo è quello di gestire il più possibile i disagi che saranno comunque inevitabili

Si è svolto in settimana il programmato incontro tra i tecnici de LeReti ed i sindaci di Barasso, Casciago e Luvinate, su iniziativa delle amministrazioni comunali, in merito ai prossimi lavori di rifacimento della dorsale idrica che dalle sorgenti di Luvinate passerà lungo tutta la Statale fino alla rotonda di Varese in zona Esselunga. Un intervento importante, con un investimento di oltre 1.000.000 di euro, che porterà all’efficientamento dei sistemi di approvvigionamento idrico, che avrà però conseguenze molto impattanti sull’intera viabilità di questa zona della provincia.
LAVORI PER OLTRE 300 GIORNI E SENSO UNICO ALTERNATO. FORTI DISAGI – «Da quanto emerso, i lavori potranno iniziare con la prossima estate, per una durata di ben oltre 300 giorni, con la previsione di interventi 100 metri alla volta e l’attivazione di viabilità a senso unico alternato e impianto semaforico. Per questo – dichiarano i sindaci di Barasso, Casciago e Luvinate, Lorenzo Di Renzo Scolari, Mirko Reto e Alessandro Boriani – abbiamo espresso la forte preoccupazione per il sistema viabilistico in generale e soprattutto per le vie alte dei nostri paesi, non adatte certamente a sopportare un aumento considerevole del traffico veicolare in assenza di adeguate modifiche strutturali. Abbiamo così annunciato da parte nostra l’avvio di verifiche ed interventi di carattere amministrativo e viabilistico, con il supporto delle Polizie Locali. Inoltre, visti i disagi che graverebbero sulle nostre comunità, avanzeremo la proposta di interventi compensativi e, stante il bacino di utenza che ogni giorno attraversa questa arteria stradale – circa 20.000 passaggi veicolari giornalieri – non escludiamo il coinvolgimento di enti sovracomunali».
TAVOLO DI LAVORO PERMANENTE, INCONTRI A FEBBRAIO E MARZO – «Il Tavolo di Lavoro promosso dai nostri Comuni proseguirà anche nelle prossime settimane, con convocazioni già definite, anche con LeReti, per febbraio e marzo. Il nostro obiettivo – concludono i sindaci – è quello di gestire il più possibile i disagi che saranno comunque inevitabili».
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Perché non coinvolgere più squadre in maniera da chiudere il cantiere in 30/60 giorni? 300 giorni, senza contare gli immancabili ritardi, significano almeno un intero anno, su una direttrice che già oggi è abbastanza problematica…
Mi rispondo da solo: i costi. Ma siamo sicuri che un anno di traffico impazzito costi meno?