Fine della grande maratona di Sanremo 2025, a vincere è Olly
La cronaca giorno per giorno della 75esima edizione della kermesse della musica italiana, per ricordare tutto quello che è successo

È la settimana del 75esimo Festival di Sanremo, che quest’anno potrete seguire, oltre che dal vostro divano, anche da Materia Spazio Libero (Qui scoprite come partecipare). Con noi potete anche seguire la lega di Varesenews al Fantasanremo: quest’anno sono 137 le squadre partecipanti alla nostra lega, in bocca al lupo a tutti. In questo articolo troverete la cronaca di tutte le serate del festival, dalla prima alla Finale.
Sabato 15 febbraio, la finale
Olly ha vinto il festival di Sanremo 2025. Genovese, Classe 2001, è al suo terzo Sanremo: nel 2022 è arrivato secondo a Sanremo Giovani, ottenendo la possibilità di partecipare tra i big a Sanremo 2023 con il brano “Polvere”. Con quel brano si è classificato al ventiquattresimo posto, ma il brano è stato certificato poi disco di platino dalla Federazione Industria Musicale Italiana.
La sua vittoria è arrivata dopo una finale che si è giocata all’una di notte, in una cinquina che comprendeva Fedez, Simone Cristicchi, Brunori SAS e Lucio Corsi. Al secondo posto si è piazzato l’outsider Lucio Corsi, che ha sorprendentemente conquistato il cuore popolare, lui che arriva da una storia Indie. Al terzo posto si è consumata la consacrazione anche al grande pubblico di Brunori SAS, cantautore calabrese amatissimo ma – fino ad oggi – di nicchia. Al quarto posto si è piazzato Fedez, con la sua intensissima (qualunque opinione abbiate delle sue vicende) “Battito”. Al quinto posto infine Simone Cristicchi, che ha colpito tutti per il testo della sua canzone. Nella cinquina finale, anche quest’anno non sono presenti donne.
Poco prima di questa proclamazione, sono stati assegnati anche i premi collaterali, per i quali Carlo Conti ha richiamato la sua coconduttrice del giovedì Bianca Balti: il premio Sergio Bardotti per il miglior testo è andato all’”Albero delle noci” di Brunori SAS, Il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale è andato al brano “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi.
Il premio della critica Mia Martini si è diviso in due: la sala stampa web e tv l’ha dato a Simone Cristicchi, mentre quello della sala Stampa cartacea a “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi,
Infine il premio Tim è stato consegnato a Giorgia: un premio che si è rivelato un contentino – potentemente contestato dal pubblico dell’Ariston, che le gridava “hai vinto tu” – e che lei ha accolto piangendo, e con un discorso molto più articolato (Frse era pronto per una vittoria vera, che non è mai arrivata) di quello che ha fatto l’effettivo vincitore, che si è rivelato, come intuibile data la sorpresa e la giovanissima età, del tutto frastornato.
Giorgia non è l’unica sorpresa tra quelli che alla cinquina non sono riusciti nemmeno ad arrivare: un altro nome che era stato dato per favorito era quello di Achille Lauro, che è arrivato solo settimo. Ma anche i cuoricini dei Comacose – che hanno però già vinto la fama nelle radio e tra i social – arrivati “solo” decimi ed Elodie, abituata ad altre posizioni. Bassissimo in classifica anche il chiaccheratissimo Tony Effe, a dimostrazione che le chiacchere evdentemente non bastano, e quasi tragico il 28esimo posto di Rkomi.
Posizioni basse anche per i varesini: bassissima quella di Clara, arrivata purtroppo 27esima. Un po’ più su, al 18esimo posto sta invece Shablo con ft. Guè, Joshua, Tormento. Il componente dei Sottotono però è stato trattato come una star per tutto il festival, con chicca finale regalata da Alessia Marcuzzi, coconduttrice per un giorno: ha rivelato a Tormento in diretta televisiva di essere stata totalmente innamorata di lui.
LA CLASSIFICA FINALE
1) Olly – Balorda nostalgia
2) Lucio Corsi – Volevo essere un duro
3) Brunori Sas – L’albero delle noci
4) Fedez – Battito
5) Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
6) Giorgia – La cura per me
7) Achille Lauro – Incoscienti giovani
8) Francesco Gabbani – Viva la vita
9) Irama – Lentamente
10) Coma_Cose – Cuoricini
11) Bresh – La tana del granchio
12) Elodie – Dimenticarsi alle 7
13) Noemi – Se t’innamori muori
14) The Kolors – Tu con chi fai l’amore
15) Rocco Hunt – Mille vote ancora
16) Willie Peyote – Grazie ma no grazie
17) Sarah Toscano – Amarcord
18) Shablo ft. Guè, Joshua, Tormento – La mia parola
19) Rose Villain – Fuorilegge
20) Joan Thiele – Eco
21) Francesca Michielin – Fango in Paradiso
22) Modà – Non ti dimentico
23) Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore
24) Serena Brancale – Anema e core
25) Tony Effe – Damme ‘na mano
26) Gaia – Chiamo io, chiami tu
27) Clara – Febbre
28) Rkomi – Il ritmo delle cose
29) Marcella Bella – Pelle diamante
Per la serata clou i coconduttori con Carlo Conti sono stati Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi: professionale e “pronto” lui, pazza lei. Ma non importa ormai eravamo proiettati verso la fine. Ad aprire la serata superospite è stato Gabry Ponte, il dj e producer che è anche l’autore di “Tutta l’Italia” il tormentone che ha accompagnato tutta la settimana il festival: chi scrive se l’è pure sognata di notte.
Antonello Venditti ha ricevuto il premio alla carriera e ha fatto cantare tutti riproponendo Amici mai e Ricordati di me. Tra gli ospiti, anche Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina 22enne colpito da un malore in campo a dicembre scorso, e Vanessa Scalera protagonista della fiction Imma Tataranni, che riparte con la terza stagione. All’Ariston Alberto Angela ha lanciato la nuova puntata speciale di Ulisse “sulla Sicilia di Montalbano”. Mahmood ha infine presentato il suo nuovo singolo Sottomarino.
Venerdì 14 febbraio, quarta serata del Festival. I duetti
Si è fatto subito notare il superospite della quarta serata: Roberto Benigni che di fatto ha aperto la serata per i primi dieci minuti, ha avuto modo di sciornar. A co-condurre al fianco di Carlo Conti, Mahmood e Geppi Cucciari. in veste di cantante prestato alla conduzione il primo, e in veste di coconduttrice la seconda, che ha avuto finalmente la possiilità, di pungere vizi e virtù degli italiani facendo una capatina anche nella politica
Tra gli ospiti anche Paolo Kessisoglu e la figlia Lunitta che hanno presentato il primo pezzo della figlia, bsato sul rapporto genitore e figlio e le sue difficolta.
La gara si è svolta con 26 brani – Alcuni dei 29 concorrenti, come Elodie e Achille Lauro hanno duettato insieme – e ha vinto l’incredibile “coppia per un giorno” di Annalisa e Giorgia.
Per il resto, poco da segnalare se non la precisione svizzera con cui si concludeono queste serate sanremesi.
Tutte le cover:
Bresh con CRISTIANO DE ANDRE’ – “Creuza de mä” (Fabrizio De Andrè)
Brunori Sas con RICCARDO SINIGALLIA E DIMARTINO – “L’anno che verrà” (Lucio Dalla)
Clara con IL VOLO- “The Sound of Silence” (Simon & Garfunkel)
Coma_Cose con JOHNSON RIGHEIRA – “L’Estate sta finendo” (Righeira)
Elodie e Achille Lauro – “A mano a mano” (Riccardo Cocciante) e “Folle città” (Loredana Bertè)
Fedez con MARCO MASINI – “Bella Stronza” (Marco Masini)
Francesca Michielin e Rkomi “La nuova stella di Broadway” (Cesare Cremonini)
Francesco Gabbani con TRICARICO – “Io sono Francesco” (Tricarico)
Gaia con TOQUINHO – “La voglia, la pazzia” (Ornella Vanoni)
Giorgia con ANNALISA – “ Skyfall” (Adele)
Irama con ARISA – “Say Something” (A Great Big World, Christina Aguilera)
Joan Thiele con FRAH QUINTALE – “Che cosa c’è” (Gino Paoli)
Lucio Corsi con TOPO GIGIO- “Nel blu, dipinto di blu” (Domenico Modugno)
Marcella Bella con TWIN VIOLINS – “L’emozione non ha voce” (Adriano Celentano)
Massimo Ranieri con NERI PER CASO – “Quando” (Pino Daniele)
Modà con FRANCESCO RENGA – “Angelo” (Francesco Renga)
Olly con GORAN BREGOVIĆ E LA WEDDING & FUNERAL BAND – “Il pescatore” (Fabrizio De Andrè)
Rocco Hunt con CLEMENTINO – “Yes I know my way” (Pino Daniele)
Rose Villain con CHIELLO – “Fiori rosa, fiori di pesco” (Lucio Battisti)
Sarah Toscano con OFENBACH – “Overdrive” (Ofenbach)
Serena Brancale con ALESSANDRA AMOROSO – “If I Ain’t Got You” (Alicia Keys)
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con NEFFA – Mix di “Amor de mi vida” (Sottotono) e “Aspettando il sole” (Neffa)
Simone Cristicchi con AMARA – “La Cura” (Franco Battiato)
Tony Effe e Noemi – “Tutto il resto è noia” (Franco Califano)
The Kolors con SAL DA VINCI – “Rossetto e Caffè” (Sal Da Vinci)
Willie Peyote con TIROMANCINO e DITONELLAPIAGA – “Un tempo piccolo” (Franco Califano)
GLI ASCOLTI DELLA QUARTA SERATA
La quarta serata del Festival di Sanremo, quella dedicata alle “cover” e ai duetti, è stata vista in media da 13.187.000 persone, pari al 70,4 per cento di share. Nella prima parte, in onda dalle 21:15 alle 23:25, ha avuto 16.224.000 spettatori, pari al 68,9 per cento di share; nella seconda 9.560.000 spettatori, con il 73,7 per cento di share.
In “total audience” (che comprende anche gli spettatori dei servizi di streaming e on demand e di altri tipi di dispositivi) la quarta puntata di Sanremo ha avuto in media 13.575.000 spettatori, pari al 70,8 per cento di share: 16.658.000 spettatori nella prima parte (pari al 69,23 per cento di share), e 9.894.000 spettatori nella seconda (cioè il 74,05 per cento di share).
Giovedì 13 Febbraio, terza serata del festival

E’ stata una serata mediamente noiosa, quella di giovedì 13. Più giorni passano, più di Carlo Conti pesa la conduzione ingessata e con scarso sense of humor – e anche con scarsa empatia, francamente.
Decisamente “cringe”, di quelli che ti fanno capire cosa questa parola voglia dire, il siparietto con gli esponenti del Teatro Patologico, compagnia teatrale composta da disabili, che vengono relegati a questo ruolo fin dal nome della loro compagnia, e l’esibizione – intesa come esibizione di un bambino sul palco come se fosse un giocattolo – del piccolo Samuele, “il bambino che sa tutto su Sanremo”.
Se Dio vuole, c’era almeno una coconduttrice che ci ha fatto resistere fino all’ultimo: la straordinaria Katia Follesa, che fa dell’autoironia una bandiera in cui ci riconosciamo tutte, dalla pancera al cieco amore per un Simon Le Bon che ha messo su un bel po’ di pancetta. La sua performance non ha fatto sfigurare le altre due coconduttrici, Elettra Lamborghini e Miriam Leone, che hanno fatto con grazia la loro parte: insospettabilmente simpatiche entrambe, oltre che belle e ben vestite.
A risvegliare i neuroni assai assopiti ci hanno pensato poi i Duran Duran, che – nel caso vi fosse sfuggito – Carlo Conti ha visto e conosciuto 40 anni fa, quando hanno partecipato a Sanremo 1985 e lui stava in sala stampa radio. Simon Le Bon è decisamente invecchiato, e a colpi di birre, ma quando deve cantare, e il resto della sua band suona, si ritorna senza un’esitazione là, a metà degli anni ’80 del novecento, e la generazione dei ’50-60enni ricanta tutta “Wild Boys” riscoprendo da un cassetto della memoria tutte le parole che una volta conosceva.
Più deludente Edoardo Bennato, pratica però fortunamente smaltita a inizio serata, e ormai ripetitivo il cast di “Mare fuori” che fortunatamente però stavolta ci ha evitato la solita cantata.
Molto più sorprendente e brillante invece l’apparizione di Iva Zanicchi, avvenuta alla bella ora delle 23.30, tornata all’Ariston a 60 anni dal suo debutto per ricevere il Premio alla Carriera, dopo averne vinti 3, di Festival. Per rinfrescarci la memoria, ha cantato proprio le canzoni che l’hanno fatta vincere, con un ugola ragguardevole per i sui 85 anni. per non parlare del senso dell’umorismo, molto più allenato di quello di Conti…
Ermal Meta e il collegamento con il Vespucci hanno fatto parte del misterioso guazzabuglio cucinato per la serata, senza lasciare particolari tracce.
Il riascolto degli ultimi 14 Big in gara, ha portato a una nuova “Top five” questa volta tra i cantanti che si sono esibiti stasera: confermando l’apprezzamento per Brunori Sas – che era stato in top five anche martedì – e facendo entrare tra i “nominati” anche Olly, Irama, Coma_cose e Gabbani.
In coda alla serata, alla faccia dell’attenzione alle nuove generazioni, c’è stata la finale delle Nuove Proposte, una vera e propria tenzone tra XFactor (Rappresentato da Settembre) e Amici (Rappresentato da Alex Wyse). A vincere, anzi a stravincere, è stato Settembre, che si è aggiudicato Sanremo Giovani e i due premi della critica, lasciando a bocca asciutta il suo contendente. Siamo però convinti che i cantanti in quota “Amici” (sono 7 quest’anno) si rifaranno più avanti….
Noi una fortuna in più l’abbiamo avuta: quella della terza serata è stata anche la prima vista dal Divano di Materia, in compagnia di Andrea Chiodi, Anna Botter e Stefano “Loste” Morandini. Una vera maratona a chi resisteva fino all’ultimo, e 5 lettori sono riusciti a farcela, da veri eroi. Venerdì sera si replica, insieme ancora ad Anna Botter e Stefano Morandini e con Stefano Redaelli. L’appuntamento è a Materia dalle 20.30 con la serata dei duetti.
GLI ASCOLTI DELLA TERZA SERATA
La terza serata del 75° Festival della Canzone ItaliaNa è stata seguita da 10 milioni 700 mila spettatori con il 59.8% di share. Il picco di ascolto è stato alle 21:30 con 16 milioni di persone a seguire l’esibizione di Massimo Ranieri, quello di share alle 22:49 con il 64.1% durante la performance dei Duran Duran. Sanremo 2025 secondo i dati cresce negli ascolti, guadagnando, sempre in termini di Total Audience, oltre 1 milione di spettatori e un +1.2% in share nella media delle prime tre serate rispetto allo scorso anno. Sanremo 75 vola anche sui social, con 63 milioni di videoviews per la serata di ieri (+38% sul 2024), 219 milioni in tre serate (+47%), e 16 milioni di interazioni (+3% su 2024), che in tre serate toccano 56 milioni (+8%).
Mercoledì 12 Febbraio, seconda serata del Festival

La seconda serata è stata profondamente diversa dalla prima: forse anche a causa dei co-conduttori al fianco di Carlo Conti, che non erano professionisti della conduzione ma modelle, comici e professionisti delle comparsate. Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica non sono stati di grande aiuto ad un oggettivamente ingessato Conti nel rendere fluida la conduzione, e francamente a chi scrive è mancato assai il Gerry Scotti della prima serata.
Malgioglio doveva essere l’elemento fuori dalle righe e lo è stato nel modo meno opportuno: disturbando i cantanti concentrati nella loro esibizione, e lasciando la parte “queer” largamente in sottofondo. Mentre Nino Frassica, sempre più stralunato, ha fatto molto successo con la sua comicità semplice, che non graffia ma fa ridere.
Superospite è stato Damiano David, tornato da solista dopo la vittoria con i Måneskin nel 2021 e l’ospitata, sempre del gruppo, nel 2023: uscito due volte sul palco, la prima per una intensa ed emozionante dedica a Lucio Dalla di cui ha cantato il brano “Felicità”, la seconda per presentare il suo ultimo brano “Born with a broken heart“. In prima fila, ad ascoltarlo c’era anche Dove Cameron, la sua fidanzata americana.
E’ stata una serata densa di ospiti “interni” alla Rai, fatta per presentare le nuove produzioni fiction: per esempio, tra loro Giacomo Giorgio e Vittoria Puccini, nel cast della serie “Belcanto” e Francesco Del Gaudio e Alessandro Gervasi, protagonisti della fiction “Champagne“, dedicata a Peppino Di Capri, che vede tra i protagonisti la varesina Arianna Di Claudio. Gervasi, che ha 6 anni e interpreta Peppino Di Capri da bambino, ha interpretato al pianoforte la celeberrima canzone dell’autore che dà il titolo al film di Cinzia Th Torrini.
Sul palco sono saliti anche Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria, interpreti di “FolleMente”, la nuova commedia di Paolo Genovese e la campionessa di pattinaggio sul ghiaccio Carolina Kostner, testimonial per i Giochi Olimpici “Milano Cortina 2026”.
Sul palco allestito in piazza Colombo si è esibita invece Big Mama.
Per quanto riguarda la gara, le 4 Nuove Proposte sono ora diventate due: nella sfida tra Alex Wyse contro Vale LP e Lil Jolie a vincere è stato Alex, mentre nella sfida tra Maria Tomba contro Settembre ha vinto quest’ultimo.
Il riascolto dei primi 15 dei 29 dei Big in gara, per la prima volta votato per metà con il televoto, non ha sostanzialmente cambiato le decisioni della stampa di ieri: Simone Cristicchi, Achille Lauro,
Giorgia e Lucio Corsi sono stati confermati, mentre Brunori SAS è stato sostituito da Fedez
GLI ASCOLTI
Sono stati 11 milioni 700 mila, pari al 64.5% di share (Total Audience), gli spettatori che hanno seguito il secondo appuntamento con la 75ª edizione della kermesse. Ad oggi i video on demand relativi al festival scaricati su RaiPlay sono stati circa 300mila. Il picco di ascolto è stato raggiunto alle 22:14, con 16,5 milioni collegati a Rai1 durante l’esibizione al pianoforte del piccolo Alessandro Gervasi; in share alle 23:57, con il 70% per uno degli interventi di Nino Frassica. Quanto ai target, sul pubblico 4-14 anni la media è del 74.7%, sui 15-24 anni dell’85.6%, sui 25-34 anni del 71.8%, sui 35-54 anni del 67.2%, del 58.5% sugli over 55. Le videoviews relative alla serata hanno raggiunto 103 milioni – +44% rispetto alla seconda serata 2024, +96% rispetto alla prima serata di quest’anno. L’engagement sui social è pari a 21,5 milioni di interazioni (+12% rispetto al 2024, +18% rispetto alla prima serata di quest’anno).
Martedì 11 Febbraio, prima serata del Festival
IL RACCONTO DELLA PRIMA SERATA

A chi pensava che dopo i festival di Amadeus l’asticella da superare sembrava molto alta, Carlo Conti ha risposto col botto annoverando tra i superospiti della prima serata del Festival firmato da lui perfino Papa Francesco.
C’era anche il santo Padre infatti nella serata di Martedì: sotto forma di video messaggio introduttivo, ha sottolineato e in qualche modo “presentato” il già parecchio d’impatto messaggio di pace portato da Noa, artista israeliana che torna al Festival di Sanremo a 30 anni esatti dalla sua prima partecipazione e dalla cantante palestinese Mira Awad: le due artiste hanno infatti duettato insieme in una splendida versione di “Imagine” di John Lennon in inglese, arabo ed ebraico, con tanto di traduzione italiana in sovrimpressione.
Non è stata però l’unica sorpresa della prima serata del festival: l’esibizione del superospite Lorenzo Jovanotti ha prima invaso Sanremo con i Rockin 1000, l’incredibile band di mille musicisti nata per convincere i FOO Fighters a cantare in Italia e ora diventata una realtà da Guinness; poi ha portato il campione olimpionico del salto in alto Gianmarco Tamberi sul palco, nell’insolita veste di fine dicitore. Il grande ed estroso atleta ha ripagato l’ospitalità regalando una straordinaria anteprima: il fatto che non abbandonerà lo sport come tutti avevano pensato facesse, ma parteciperà alle prossime olimpiadi di Los Angeles. Per il resto spazio alla musica dei 29 cantanti in gara: tra cui anche una Clara Soccini ormai diventata star consumata, e il rapper varesino Tormento in gara con Shablo, Guè Pequeno e Joshua. Tra le “rubriche fisse” della musica del Festival anche il palco on stage di piazza Colombo. che ha visto il suo inizio con un indimenticabile Raf e la sua Self Control.
Carlo Conti è stato affiancato in conduzione da Antonella Clerici e Gerry Scotti: la prima veterana del festival (È la donna che l’ha condotto più volte) il secondo al debutto sul palco della città dei fiori. Bravi entrambi, Gerry Scotti ha colpito per la particolare simpatia e professionalità: sembrava nato lì, cosa che lo rende ufficialmente il vero figlio di Pippo Baudo.
Con la fine della serata, che ha visto per la prima volta tutti i 29 brani dei Big in gara, sono arrivati anche i primi responsi: in particolare le prime 5 posizioni, senza ordine di piazzamento:
Le canzoni votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web sono state quelle di Giorgia, Brunori SAS, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro. Ma non illudetevi: da domani arriva il televoto e siamo ragionevolmente convinti che le scelte cambieranno radicalmente.
Ultima nota, che va a tutto merito del conduttore e direttore artistico di quest’anno: la serata si è chiusa in anticipo di qualche minuto sulla tabella di marcia. Un caso più unico che raro, che ci ha reso più acettabile la visione del Dopofestival condotto da Alessandro Cattelan. Che è bello e giovane quando lo conduce lui, e un po’ meno quando lascia spazio alle sue “colleghe di divano” Selvaggia Lucarelli, Anna Dello Russo e – per questa sera – Alessandra Celentano, che invecchiano assai lo spazio che dovrebbe avere una freschezza maggiore del paludato festival.
GLI ASCOLTI
Ottima performance per la prima serata di Sanremo 2025: 12,6 milioni di spettatori e 65,3% di share.
Sono stati 12 milioni 600mila, pari al 65.3% di share, i telespettatori che hanno seguito la prima puntata del 75° Festival della Canzone Italiana.
Quanto ai target, lo share raggiunge il 76% sul pubblico di 4-14 anni, l’83% sui 15-24enni, il 70%sui 25-34enni, il 67% sui 35-44enni, il 60% sugli over 55.
Il picco di share è stato raggiunto all’1:08, con il 72% degli spettatori ancora in piedi.
In valori assoluti il picco è stato invece alle 22:02 con 17,8 milioni di spettatori.
Sul fronte social, sono 52.6 milioni le videoviews (+67% rispetto al 2024), Incrementa anche il ricorso all’hashtag #sanremo2025 – +16% rispetto al 2024.
LA SITUAZIONE NELLA LEGA DI VARESENEWS AL FANTASANREMO
Dopo la prima serata, la lega di Varesenews al Fantasanremo vede una squadra al primo posto – ItalPazza di Marta, che aveva ben tre dei top 5 della serata – e ben tre “pari merito” al secondo: Lebettolefc di Lebettole, Brunorisotto di laelesarto e raf fa nta di Raffa. Dopo di loro, al quinto posto c’è MusicEle di Eleonora.
Naturalmente è solo la prima serata, e la gara è apertissima…
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