In aprile l’inaugurazione a Varese del Faro, la palazzina della Fondazione Ascoli che ospiterà specializzandi e ricercatori
Il Presidente Marco Ascoli ha firmato un protocollo con la rettrice dell'Insubria per destinare sei degli 8 alloggi a studenti in formazione o ricercatori impegnati nell'oncoematologia pediatrica

Il 2025 sarà un anno importante per la Fondazione Giacomo Ascoli che si appresta a inaugurare il Faro. Il prossimo 14 aprile, alla presenza del Governatore Fontana e di vari esponenti del mondo istituzionale e politico nazionale e cittadino il presidente della Fondazione Marco Ascoli, insieme alla moglie Angela Ballerio, taglierà il nastro di questa palazzina completamente ristrutturata che si affaccia su largo Flaiano a Varese a metà strada tra l’ospedale di Circolo e il Del Ponte.
La struttura è stata voluta per sostenere quanti, medici, specializzandi, ricercatori o famiglie di piccoli pazienti, sono impegnati nelle attività del polo materno infantile dell’Asst Sette Laghi, in particolare nel campo della cura e della ricerca oncoematologica.
Marco Ascoli, questa mattina, ha firmato insieme alla Rettrice dell’Università dell’Insubria Maria Pierro un accordo quadro per mettere a disposizione dell’ateneo sei degli otto appartamenti ricavati che serviranno come benefit per quanti verranno a Varese e si impegneranno al fianco dei piccoli pazienti del Day Hospital oncoematologico, immunologico ed ematologico aperto nel 2019 proprio con il sostegno della Fondazione Ascoli.
« Negli anni ’70 – ha ricordato il presidente Marco Ascoli – la guarigione di queste patologie si aggirava attorno al 50%. Oggi siamo al 92% e l’obiettivo è di toccare il 100%. Per questo, la Fondazione si impegna al fianco di chi fa ricerca e cura i bambini che passano dal Day Hospital, voluto proprio per fornire anche alla città di Varese una cura specializzata e di qualità».
L’altro obiettivo che si pone la Fondazione è quello di veder promosso, entro l’anno, il Day Hospital in struttura complessa, un’evoluzione che premierebbe il lavoro svolto in questi anni dall’equipe medica diretta dalla dottoressa Marinoni.

Il commento di Maria Pierro rettrice dell’Università dell’Insubria: «Questa è un’iniziativa molto importante, portata avanti dalla Fondazione Ascoli, a cui noi partecipiamo con grande entusiasmo. Poter offrire degli spazi ai nostri specializzandi in pediatria e oncoematologia è un valore aggiunto rispetto alla nostra offerta formativa molto apprezzata in Italia e per questo ringraziamo la Fondazione. Oltre alla collocazione strategica dell’edificio del Faro, la disponibilità di alloggi a un prezzo calmierato e di altri servizi alla persona contribuirà a rendere sempre migliori le condizioni per fare ricerca a Varese».
Medici specializzandi e ricercatori potranno affittare uno dei 6 appartamenti a disposizione a prezzi calmierati con una riduzione del 15 per cento, rispetto ai prezzi di riferimento segnalati dalla Camera di Commercio di Varese, e di durata compatibile con i loro percorsi di studio in Ateneo.
Gli appartamenti sono nuovi, completamente arredati e all’avanguardia dal punto di vista energetico, abitabili da due persone ciascuno. In base al regolamento condominiale, ogni inquilino avrà anche la possibilità di utilizzare i servizi comuni del Faro, quali lavanderia, stireria e zona studio disponibili ai piani bassi della struttura.
Entro l’estate saranno terminati gli ultimi lavori per realizzare l’area verde a giardino, il cortile, gli ingressi e tutte le finiture esterne. Il Faro potrà allora essere abitato anche dalle famiglie dei piccoli pazienti ricoverati nelle nuove camere protette dell’Ospedale Del Ponte, progettate e cofinanziate da Fondazione Giacomo Ascoli, già pronte e in attesa degli accreditamenti e degli ultimi collaudi.
Alle famiglie dei bambini ricoverati sono destinati due appartamenti che costituiscono la Casa Arcobaleno voluta dall’Arcobaleno di Nichi, in memoria di Nicholas Bertolla. Il piano rialzato sarà sede di Fondazione Giacomo Ascoli e di altre associazioni di terzo settore, impegnate nel sostenere i pazienti durante il percorso di cura e che condividono la missione solidaristica della Fondazione.
La ristrutturazione da cui nasce “Il Faro” è stata finanziata dalle donazioni di moltissimi sostenitori e da Fondazione Cariplo.
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