“Facile ironia”: al MAMbo una grande mostra sull’ironia nell’arte italiana dagli anni ’50 a oggi
fino al 7 settembre 2025, oltre settanta artisti raccontano l’ironia come strumento critico e poetico attraverso opere, documenti e linguaggi diversi

L’ironia come chiave di lettura della realtà, come antidoto alla seriosità del potere e come linguaggio capace di smascherare contraddizioni sociali, culturali e politiche. È questo il filo conduttore di Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, la grande mostra collettiva che il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta fino al 7 settembre 2025, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della Galleria d’Arte Moderna di Bologna.

Curata da Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, l’esposizione si articola negli spazi della Sala delle Ciminiere e raccoglie oltre cento opere e materiali d’archivio di più di settanta artisti italiani, attraversando un arco temporale di circa settant’anni: dagli anni Cinquanta fino alle pratiche contemporanee, per restituire una mappa complessa e sfaccettata dell’ironia nell’arte.
Dalla forza immaginativa e giocosa di Bruno Munari, all’irriverenza radicale di Piero Manzoni e al paradosso filosofico di Gino De Dominicis, l’itinerario espositivo mette in luce i modi diversi con cui l’ironia ha attraversato le pratiche artistiche in Italia. Si intreccia alla dimensione politica con gli interventi di Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, diventa strumento di critica femminista con le opere di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, si fa linguaggio spiazzante con il nonsense poetico di Adriano Spatola e Giulia Niccolai.

I contrasti tra forma e contenuto dominano nelle opere di Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli, che usano l’ironia per svelare le incongruenze del presente. Chiara Fumai e Italo Zuffi invece ne fanno un mezzo per interrogare i codici e le convenzioni del sistema dell’arte. E con Eva e Franco Mattes l’umorismo esplora il mondo digitale, tra meme e linguaggi della rete, rivelando una nuova grammatica dell’assurdo.
Il titolo stesso della mostra – Facile ironia – è un gioco di parole che svela, nella sua apparente leggerezza, tutta la complessità del fenomeno. Perché l’ironia, come già insegnava Socrate, non è soltanto uno strumento retorico, ma un’arte del domandare che scava sotto la superficie, smaschera i paradossi del reale e offre uno sguardo più lucido, libero e disincantato sul mondo.
L’allestimento si sviluppa attraverso macro-aree tematiche che guidano il visitatore tra le molteplici forme dell’ironia: dal paradosso al nonsense, dal gioco al dark humor, dall’ironia come critica istituzionale a quella come linguaggio del dissenso e della sovversione dei ruoli sociali.
Una mostra che invita il pubblico a riflettere sulle strutture del linguaggio, sui luoghi comuni della comunicazione e sul potenziale trasformativo – e liberatorio – della risata.
Fino al 7 settembre
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
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