Il corto di Manuel sull’amore tossico Premio Social al Festival Cortisonici ragazzi: “È la dedica a un’amica”
Studente del terzo anno dell'istituto Einaudi di Varese, ha conquistato la giuria del Premio social con un corto che utilizza i colori e lo specchio per rappresentare l'altalena di sentimenti dell'amore malato
Manuel sa cos’è l’amore tossico. Lo ha riconosciuto negli occhi della sua amica, nelle sue fragilità. Lo ha raccontato attraverso le immagini, nel modo che meglio rappresenta il suo pensiero.
Lui è Manuel Pagani, studente al terzo anno del percorso “Servizi culturali e dello spettacolo” dell’istituto Einaudi di Varese.
Ha vinto il premio social di @cortisonici_film_festival ragazzi e il suo è corto stato presentato in anteprima al Cinema Nuovo di Varese lo scorso 28 marzo.
« Sapevo di aver fatto un buon lavoro ma non mi aspettavo così tanti voti» commenta Manuel che ne ha ottenuti 335.
Il corto si intitola “Toxique” e racconta la fine di una relazione tossica tra un ragazzo e una ragazza: « Non ho fatto tutto da solo. Sono stato aiutato dal mio compagno di scuola Federico Inversini, che ha curato la fotografia, e da Mattia Volontè, un carissimo amico, ex studente dell’Einaudi che mi ha supportato sia nelle fasi di ripresa sia nel montaggio». Nei panni della ragazza Emily La Rocca anche lei studentessa dell’Einaudi.
La storia, molto attuale e dibattuta tra i ragazzi, è stata resa più efficace da una scelta stilistica particolare: l’uso del colore.
«Mi sono ispirato alle qualità sinestetiche di Kandisky – racconta il giovane autore – Il verde sottolinea i momenti positivi nella coppia mentre il viola evidenzia la sofferenza e lo scontro. Il bianco e nero i momenti di stallo, sospesi, senza giudizio o emozione».
Per evidenziare la sopraffazione emotiva del giovane verso la sua ragazza, Manuel ha pensato al riflesso nello specchio: « Lo sdoppiamento delle personalità era evidente nell’immagine reale, composta e pacata, e in quella riflessa dove emergeva la violenza».
Toxique è un corto della durata di 3 minuti e 44 secondi. Un tempo contenuto a cui Mattia ha affidato il suo pensiero: « Attraverso il cinema e l’immagini mi sento davvero libero di esprimere me stesso. Amo anche la fotografia, entrambi mezzi espressivi di grande forza pur nella loro diversità».
Per Manuel Pagani il risultato ottenuto a Cortisonici è la conferma che questa può essere la sua strada, raccontare il suo punto di vista attraverso l’occhio di una telecamera.
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