Telecamere e messaggi Telegram svelano le fasi dell’omicidio di Andrea Bossi

Prosegue il processo in Corte d'Assise ai due ventenni Douglas Carolo e Michele Caglioni, imputati per l'omicidio del 27enne di Fagnano Olona

douglas carolo michele caglioni

Andrea che si era innamorato di Douglas mentre Douglas puntava solo a farsi dare altri soldi, Andrea che apriva il portafoglio per dargli denaro contante e comprargli regali e Douglas che, vorace e sempre nei guai, gli rubava la carta di credito e le chiavi di casa. Andrea che chiude i rubinetti e Douglas che lo aggredisce fisicamente, lo tempesta di messaggi, lo minaccia. Fino alla sera in cui decide di ucciderlo e coinvolgere nel piano anche Michele Caglioni, che Andrea invece non lo conosceva e che dei suoi soldi non aveva bisogno.

La nuova udienza del processo per l’omicidio di Andrea Bossi, per il quale sono imputati Douglas Carolo e Michele Caglioni, ha fornito nuovi elementi per la Corte d’Assise presieduta dal giudice Rossella Ferrazzi (Daniela Frattini a latere). Al banco dei testimoni si è seduta per prima la madre della vittima (assistita dall’avvocato Davide Toscani) che ha riconosciuto gli ori che Caglioni è andato a rivendere nei compro oro e ha confermato che sapeva dell’aggressione.

Subito dopo l’amica più intima di Andrea, quella con cui condivideva tutti i momenti felici e anche quelli più difficili della sua vita: «Conosco Douglas, non Michele. Nelle chat era soprannominato “il malessere”, un nomignolo che usavamo per indicare una persona che non ti tratta come dovrebbe. Avevano una relazione da luglio 2023, iniziata come prestazione sessuale a pagamento e poi, almeno per Andrea, diventata una storia con del sentimento. Litigavano spesso, Andrea me ne parlava e mi diceva delle continue richieste di soldi».

Una volta Andrea confidò all’amica che Douglas gli aveva rubato la carta di credito ed era andato a fare acquisti a Serravalle. La relazione tra i due, racconta ancora, non era alla luce del sole perchè Douglas non voleva: «Cercavo di dissuaderlo e di fargli capire che stava con lui solo per soldi e solo nelle ultime settimane era riuscito a non darglieli». Durante la testimonianza della ragazza Douglas è stato anche ripreso dalla presidente della Corte per il suo atteggiamento quasi derisorio.

Dalle testimonianze dei carabinieri che hanno lavorato ai vari aspetti dell’indagine, poi, è emerso ancora una volta che sia Carolo che Caglioni erano in casa dalle 23,20. Carolo avrebbe approfittato di un momento in cui Bossi era uscito per andare a comprare le sigarette per far salire l’amico e cogliere così di sorpresa la vittima. Il tutto è ripreso dalle telecamere private e pubbliche che ormai seguono le nostre vite in maniera discreta ma costante. I militari hanno mostrato una vera e propria cartina del percorso fatto dai due sul monopattino di Caglioni, sia all’andata che al ritorno.

A confermare, in parte, il coinvolgimento diretto di Caglioni nel piano omicidiario ci sono anche alcuni messaggi telegram alla fidanzata che gli inquirenti hanno cristallizzato: «Caglioni scrive attorno alle 22 che sta andando e che la terrà aggiornata, poi nella notte torna a digitare su telegram che ha camminato un botto e che deve ancora metabolizzare».

Metabolizzare cosa? Dovrà spiegarlo la superteste che ha permesso di ricostruire le parti mancanti di questo assurdo omicidio, la (ex) fidanzata di Michele Caglioni che verrà sentita nella prossima udienza. Da quel momento inizierà ad essere evidente come la cerchia di amici attorno ai due li abbia aiutati e protetti facendo emergere quanto per alcuni giovani valga poco la vita di un essere umano.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Aprile 2025
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