Centocinquanta maglie biancorosse contro la Openjobmetis
È la somma delle presenze con la maglia di Varese accumulate dagli ex che oggi giocano a Trieste. Kastritis: «Restiamo concentrati su queste due partite, ma al futuro stiamo già pensando»
La somma delle presenze con la maglia di Varese dei dieci giocatori senior che andranno a referto domenica 4 maggio, nel match tra Openjobmetis e Trieste, ammonta a 236 partite. La stessa operazione (presenze con ingresso in campo in Serie A con Varese) applicata ai convocati della formazione giuliana arriva a 150.
Centocinquanta maglie biancorosse (34 di Reyes, 31 di Ross, 30 di Brown, 28 di Ruzzier, 27 di McDermott) che a Masnago sfideranno il proprio passato dopo aver portato Trieste ai playoff, guidati a livello di club da quel Michael Arcieri che fu architetto (non unico, va detto) della Openjobmetis 2022-23 capace di mettere a ferro e fuoco la Serie A sino alla tremenda penalizzazione causata dal caso-Tepic. (Nella foto in apertura: Markel Brown)
È una situazione inusuale quella che si creerà alla Itelyum Arena dove l’attuale Varese diretta da Ioannis Kastritis proverà a congedarsi dal proprio pubblico con una vittoria che renda un po’ più consistente una salvezza arrivata, in una buona parte, per demeriti altrui. Battere Trieste significherebbe toccare quota 20 in classifica, punteggio che altre volte non è bastato a salvarsi ma che – almeno – darebbe l’idea di un risultato sportivo un po’ migliore. E, perché no, garantirebbe una classificazione finale un minimo più elevata anche nell’ottica di una (difficile) wild card europea.
«Fino a settimana scorsa sapevamo di avere l’obiettivo salvezza e siamo stati davvero bravi, con il nostro approccio, a lavorare giorno dopo giorno – spiega Kastritis alla vigilia – Adesso stiamo cercando di lavorare nello stesso modo perché sappiamo di poter migliorare noi stessi e la squadra con l’allenamento quotidiano e sappiamo di poter dare valore aggiunto al nostro impegno anche nelle ultime partite. È il momento di divertirci, di goderci la partita e non di chiuderci nella nostra zona comfort. Non abbiamo la pressione di scendere in campo per salvarci e possiamo continuare a giocare con il nostro stile, ancora più aggressivi e ancora più motivati».
Riguardo Trieste l’allenatore greco (come è ovvio che sia) non pensa tanto alle 150 presenze varesine degli ex ma piuttosto a quello che possono portare sul parquet per mettere in difficoltà Varese. «I giocatori di Trieste con le loro prestazioni hanno dimostrato di essere squadra di grande talento. Corrono molto, tirano tanto da tre punti, vanno a rimbalzo in attacco con continuità: rispettiamo molto i nostri avversari e proviamo a essere costanti e di fare il nostro gioco».
È ormai certo che Kastritis non sarà solo confermato sulla panchina di Varese ma avrà anche un’ampia autonomia decisionale rispetto al mercato estivo. Lui, senza fare cenni diretti alla situazione, conferma però che il cammino è già iniziato: «Quando siamo qui in palestra siamo molto focalizzati su quello che stiamo facendo, poi però non è da oggi che pensiamo anche al futuro. Penso sia normale avere un piano, un obiettivo: abbiamo delle cose in testa anche se non è questo il momento per parlarne. Resteremo concentrati fino all’ultima partita, poi avremo tempo per il domani».
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