Da sessant’anni al servizio della famiglia: la Fondazione La Casa di Varese festeggia domenica 25 maggio

Nata per volontà di Monsignor Manfredini, in questi decenni ha proposto servizi a supporto e sostegno delle famiglie, in un'ottica di cura a chi si prende cura

la casa

La sua storia ebbe inizio nel 1966 per volontà di Monsignor Enrico Manfredini che replicò a Varese il movimento promosso a Milano da don Paolo Liggeri.  La Casa di Varese si pose subito come servizio per la famiglia, un Consultorio Familiare legato alla comunità cristiana.

Da allora tanta strada è stata fatta. Quasi 60 anni di servizi con e per la famiglia, sostegno a chi dà sostegno.

Domenica 25 maggio  presso la sede della Fondazione La Casa in via Crispi 4 si festeggerà il lungo percorso fatto nei decenni, un evento dove stare insieme condividendo i valori che la comunità esprime ma anche momenti di gioco, animazione, divertimento, e culinari.

Il Centro per la Famiglia “La Casa di Varese” è un progetto realizzato nell’ambito dell’iniziativa “Centri per la Famiglia”, promossa e finanziata da Regione Lombardia, in collaborazione con ATS Insubria.

Nell’attuazione delle linee guida di riferimento che prevedono, per i Centri per la Famiglia, una funzione di connessione tra le famiglie e con la più ampia rete di servizi pubblici, privati e di privato sociale, il “Centro per la Famiglia La Casa di Varese” auspica di contribuire a rafforzare ed integrare il legame tra i servizi territoriali e di favorire lo sviluppo e l’appartenenza alla comunità locale.

A presentare il momento di festa è stato don Giampiero Corbetta presidente della Fondazione: « Il nostro consultorio, per scelta specifica, si occupa di famiglie e continua a scommettere sul ruolo fondamentale nella nostra società».

Una rete che vede protagonista il Comune : « La domanda di supporto per la fragilità è tale che non si può prescindere da uno sforzo collettivo tra istituzioni pubbliche, del privato social e del terzo settore – ha commentato l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari. « La Casa, con l’esperienza maturata in questi decenni e la molteplicità di servizi offerti, è un punto di riferimento e ci aiuta nella gestione di situazioni» ha commentato la dottoressa Giamberini direttore del Dipartimento PIPSS di Ats Insabbia.

Giuseppe Tarantino, direttore della Fondazione La Casa di Varese, ha raccontato i tanti servizi che la Casa mette a disposizione sia in sede sia sul territorio attraverso esperienze locali fatte spesso in collaborazione con associazioni all’interno delle novità introdotte con il bando avviato a settembre 2024.

Ci sono 9 sportelli in diversi ambiti distrettuali di Varese, Tradate, Azzate e in Valceresio. Ci cono sperimentazioni  per raggiungere pubblici nuovi e diversi, cittadini, residenti che portano necessità differenti e che, una volta messi in rete, condividono suggestioni e posizioni nuove che diventano capitale di tutti.

Le due esperienze nelle case di comunità di Tradate e di Varese raccontano di sostegno a chi si prende cura come i care giver, spesso costretti dalle circostanze, che si buttano a capofitto nella missione dimenticandosi della propria salute. Negli incontri tenuti a Varese e che sono in corso a Tradate si parla di ruolo consapevole e strutturato dei care giver familiari.

Due esperienze, alla parrocchia Kolbe e a San Fermo,  coinvolgono le persone in attività differenti per rimetterli al centro della collettività. In particolare a San Fermo si usa la filosofia per individuare i valori condivisi e quelli che regolano la nostra partecipazione e presenza sociale.

Domenica 25 maggio il variegato mondo della Fondazione La Casa si presenterà in una giornata che vuole avvicinare e coinvolgere grandi e bambini.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Maggio 2025
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