Successo per il workshop sull’intelligenza artificiale a Materia: 60 aziende varesine protagoniste di un cambio culturale
La serata è stata guidata da due esperti relatori: Alberto Puliafito, direttore di Slow News e ideatore del metodo AI@Work e Alessandro Magno, ceo di Alpha Test
Si è svolto con grande partecipazione il workshop gratuito sull’intelligenza artificiale organizzato da Materia, in collaborazione con Supercerchio e Slow News. L’evento, pensato come un’introduzione all’uso dell’AI nelle imprese, ha attirato rappresentanti di oltre 60 aziende della provincia di Varese, a riprova del forte interesse per le opportunità offerte da una tecnologia in rapida evoluzione.
La serata è stata guidata da due esperti relatori: Alberto Puliafito, direttore di Slow News e ideatore del metodo AI@Work e Alessandro Magno, ceo di Alpha Test che in precedenza ha guidato l’innovazione digitale come chief AI & digital officer in Feltrinelli. Entrambi hanno fornito spunti pratici, esempi concreti e risposte alle curiosità di un pubblico attento e coinvolto, nonostante il carattere introduttivo dell’incontro.
Un cambio culturale tra curiosità e resistenze
L’atmosfera della serata è stata caratterizzata da un mix di entusiasmo e cautela. Come sottolineato dai relatori, l’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta un cambio culturale che può generare resistenze: “È un cambio culturale, ci sono molte resistenze, si può avere paura. Importante è rassicurare”. Tuttavia, è emerso chiaramente che l’AI non è solo un’opzione, ma una necessità per restare competitivi: “Un po’ di paura viene ma è abbastanza evidente che nel breve periodo, e sarà solo l’inizio, quanto meno nelle aziende si sceglieranno molto di più le persone che hanno imparato a usare l’AI”. Questo messaggio ha catturato l’attenzione del pubblico, che ha risposto con numerose domande, spaziando dalle applicazioni pratiche alle implicazioni etiche.
Personalizzazione e produttività: il cuore dell’AI
Uno dei concetti chiave emersi è l’importanza della personalizzazione nell’uso dell’AI. I relatori hanno illustrato esempi concreti di come l’intelligenza artificiale possa essere applicata in azienda, come l’estrazione di dati da PDF, la selezione massiva di curriculum, la redazione di bozze di contratti e documenti legali o l’ideazione creativa di locandine. Una inevitabilmente breve sintesi dei moltissimi strumenti basati sull’intelligenza artificiale che non solo aumentano la produttività e la creatività, ma permettono di liberare tempo per attività che richiedono un tocco umano: “Si aumenta la produttività e la creatività, si libera tempo per svolgere lavori ‘umani’ e si creano prototipi funzionanti.

Un altro aspetto sottolineato è stato il ruolo della formazione: per integrare l’AI in azienda servono persone preparate e senza timori. Il processo di adozione, come spiegato, parte dall’ascolto dei bisogni e delle competenze già presenti nelle aziende, seguito da una formazione generale, un nuovo ascolto, la progettazione e una formazione specifica per funzioni, culminando in una personalizzazione delle soluzioni AI.
L’AI: un’evoluzione rapidissima
I relatori hanno enfatizzato la velocità con cui l’intelligenza artificiale si evolve: “Le AI stanno cambiando molto in fretta, cose che una settimana prima non si potevano fare, quella dopo sì”. Questo dinamismo richiede un approccio flessibile e un aggiornamento continuo. Riguardo agli errori, è stato chiarito che “le percentuali di errori sono molto basse, all’inizio di più, ora sempre meno”, rassicurando il pubblico sulla crescente affidabilità di questi strumenti.
Tra gli utilizzi più interessanti emersi, la trascrizione e sintesi delle call aziendali ha suscitato particolare curiosità, con un relatore che ha scherzato: “A volte nelle call non si è deciso niente, ma l’AI può aiutarci a capirlo!”.
L’evento si è rivelato un successo, con un pubblico vivace che ha posto domande su temi pratici, come l’integrazione dell’AI nei processi aziendali, e su questioni più ampie, come l’impatto sul lavoro umano. Nonostante fosse un incontro introduttivo, la partecipazione attiva ha dimostrato la volontà delle imprese varesine di esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
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