Alice d’oro, Gabriel d’argento, Giovanni di bronzo: Varese fa festa con i suoi campioni
È di tre medaglie nelle barche olimpiche il bottino del nostro canottaggio nella tappa di Coppa del Mondo alla Schiranna. Un successo l'organizzazione di Varese Rowing, baciata da un weekend di sole

È una vera e propria domenica di festa quella che scorre sotto il sole della Schiranna. Una festa globale, con le bandiere di tutti i continenti che sventolano a due passi dal lago, con i campanacci degli svizzeri, l’incitamento incessante degli olandesi e gli omoni avvolti nell’Union Jack a sospingere i britannici. È lo sport nella sua emozione più pura quello che va in scena per la Coppa del Mondo di Varese e che regala gioia anche all’Italia, ai suoi tifosi e al movimento remiero della “Contea dei Laghi” che chiude l’esperienza di casa con una medaglia per ogni metallo.
ALICE D’ORO – Non è un caso che tocchi proprio a una delle campionesse di casa aprire la bacheca azzurra per le specialità olimpiche, le più attese. Alice Codato, da Oggiona con Santo Stefano, va a prendersi l’oro di prepotenza insieme alla compagna di barca, la bresciana Laura Meriano, confermando il dominio visto in semifinale. Le vicecampionesse d’Europa non lasciano scampo alle olandesi e alle altre rivali: in testa fin da subito mettono luce tra la loro imbarcazione e gli scafi avversari e chiudono in parata. La sfida sul lungo periodo (l’obiettivo sono i Mondiali prima e le Olimpiadi tra tre anni) alla Romania, assente a Varese, è già lanciata.
GABRIEL GARANZIA – In un doppio maschile dai ritmi e dalla classifica serratissimi, l’Italia si porta a casa un altra medaglia “targata Varese” per merito di Gabriel Soares, nato in Brasile, cresciuto sul Lario e affermatosi sul lago di Varese (ora vive a Besozzo). Soares, insieme a Niels Torre, ha tenuto sempre alto il ritmo, prima restando agganciato alla Polonia – poi calata – e poi entrando nella bagarre con Svizzera e Nuova Zelanda. Tre barche vicinissime con i rossocrociati Schaetzle e Ahumada bravi a guadagnare una manciata di metri poi mantenuta fino all’arrivo. L’Italia ha proseguito nel testa a testa con i Kiwi ma la chiusura si è tinta di azzurro con il fotofinish che ha premiato Soares e Torre per tre centesimi. Un altro passo avanti in un percorso appena iniziato visto che il doppio è nuovo di zecca e per di più formato da due ex “pesi leggeri”.
GIOVANNI NON MOLLA – Era atteso sul due senza, come la sorella, ma Giovanni Codato ha concluso al quinto posto la finale della barca “corta” insieme a Nunzio Di Colandrea. Prova buona senza dubbio in una specialità che ha visto tante squadre arrivare vicine sul traguardo, ma senza medaglia. Codato però non si è dato per vinto e non ha fallito con il secondo colpo in canna, quello dell’otto. Sull’ammiraglia azzurra Giovanni – con lui l’altro tesserato di Gavirate, Francesco Pallozzi, oltre a Comini, Monfrecola, Scalzone, Abagnale, Gardino e di nuovo Di Colandrea (timoniera Faella) – si è messo al collo una preziosa medaglia di bronzo.
Troppo avanti (ma non lontane) Gran Bretagna e Germania, Italia 1 ha tenuto a bada l’altro equipaggio azzurro (con l’angerese Davide Verità della Canottieri Monate) in un derby molto bello da vedere ma che poteva valere un solo posto sul podio.
QUATTRO DI COPPIA GIGANTE – Nelle altre regate l’Italia ha colto un secondo oro tra le barche olimpiche – il bilancio complessivo è quindi 2-1-1 – con una delle specialità simbolo, il quattro di coppia maschile. L’imbarcazione argento olimpico (Sartori al posto di Chiumento, confermati invece Gentili, Panizza e Rambaldi) ha vinto con buon margine la regata ai danni di Polonia e Gran Bretagna. Quinta Italia 2 con i gaviratesi d’adozione Pazzagli e Rocchi.
E quinto posto è stato anche per il quattro di coppia femminile con a bordo Aurora Spirito e per l’otto con – di nuovo – Alice Codato agli scalmi, due barche giovani che hanno onorato al meglio la partecipazione alla coppa. ITA2 nel quattro di coppia è stata superata, stavolta da ITA1: posizioni invertite rispetto alla batteria.
Ad aprire le danze era stato il programma paralimpico che – dopo i risultati di sabato – ha portato un’altra medaglia in casa Italia, l’argento nel singolo PR1 del romano Giacomo Perini.
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