Il trapianto di rene e le sfide scientifiche, tecnologiche e culturali: convegno all’Hotel Palace di Varese
Più di cento i partecipanti alla giornata di approfondimento organizzata dal direttore della nefrologia dell'Asst Sette Laghi Ambrosoli

Più di cento persone hanno partecipato al convegno sul trapianto di rene che si è tenuto all’Hotel Palace di Varese. Organizzato dal direttore della nefrologia dell’Asst Sette Laghi Andrea Ambrosini, ha visto diversi relatori affrontare gli aspetti del trapianto di rene sia dal punto di vista diagnostico sia terapeutico. Non è mancato il focus sulle donazioni, tema recentemente salito agli onori di cronaca per le poche disposizioni che vengono raccolte nei comuni e nei reparti ospedalieri.
Lo stesso dottor Ambrosini aveva parlato della necessità di investire di più sull’informazione per far comprendere il valore del dono.
Tra gli argomenti chiave, si è parlato delle possibilità terapeutiche offerte dal trapianto anche per pazienti di età avanzata, dei modelli organizzativi internazionali a cui ispirarsi per migliorare i risultati in Italia, dell’evoluzione degli studi immunologici e delle nuove frontiere della compatibilità.
Ampio spazio è stato riservato alle strategie per affrontare il trapianto nei pazienti immunizzati e ad alto rischio, al confronto tra protocolli di desensibilizzazione e programmi di crossover e alle prospettive terapeutiche offerte da farmaci innovativi.
Gli specialisti invitati a parlare hanno presentato relazioni molto particolari e approfondite. In sala anche il presidente della Società Italiana Nefrologia e il responsabile Centro Nazionale Trapianti e del Nord Italia Transplant che hanno trattato il programma di donazione e il coordinamento regionale trapianti.

«Il trapianto renale rappresenta oggi la miglior opzione terapeutica per i pazienti nefropatici, perché non solo migliora notevolmente la loro spettanza di vita, ma ne cambia radicalmente anche la qualità. – spiega il Dott. Ambrosini, Responsabile Scientifico dell’evento – In un contesto di collaborazione multidisciplinare, il nefrologo è gioco forza la figura cardine, come ribadisce la Società Italiana di Nefrologia, ed è pertanto nostro dovere rilanciare sfide sempre più affascinanti e futuristiche, in un contesto in continua evoluzione ed espansione; questo convegno ha approfondito le nuove e moderne prospettive cliniche e gestionali, promuovendo una formazione scientifica rigorosa e multidisciplinare, grazie alla partecipazione di professionisti di comprovata esperienza e alto profilo, nefrologi, chirurghi, infettivologi, provenienti dai maggiori centri trapianto in ambito nazionale».
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