Interreg Italia-Svizzera, 74 nuovi progetti di cooperazione transfrontaliera: Varese guida la Lombardia
L'assessore regionale Massimo Sertori commenta i risultati della nuova fase chiusa il 10 giugno per la presentazione di nuovi progetti nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera. Varese in testa con 28 proposte

Si è chiusa il 10 giugno la seconda finestra per la presentazione di nuove proposte progettuali nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera, che coinvolge i territori lungo gli oltre 750 chilometri di confine tra i due Paesi. I numeri parlano chiaro: il territorio lombardo, con in testa la provincia di Varese, si conferma protagonista in questa nuova fase di collaborazione.
A darne notizia è l’assessore regionale a Enti locali, Montagna e Rapporti con la Confederazione elvetica, Massimo Sertori, che ha sottolineato l’importanza strategica del Programma per lo sviluppo congiunto delle aree transfrontaliere.
Varese prima in Lombardia per numero di proposte
Dei 74 progetti complessivamente presentati, ben 64 provengono dalle province lombarde. La provincia di Varese si distingue con 28 proposte, seguita da Como (18), Lecco (16) e Sondrio (12). «Un risultato che testimonia la vivacità progettuale del territorio e la capacità degli enti e delle organizzazioni locali di cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti europei e interstatali – dice Sertori – I progetti in gara attingeranno alle risorse residue messe a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato italiano, dalla Confederazione Elvetica e dai Cantoni svizzeri coinvolti».
Un programma che guarda a sviluppo e sostenibilità
Allargando lo sguardo all’intero bacino del Programma — che per l’Italia comprende anche Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano e, per la Svizzera, i Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese — emerge un interesse trasversale per tutte le aree tematiche previste.
Nel dettaglio, sono stati presentati: 12 proposte per l’ambiente, di cui 8 per la biodiversità e 4 per il cambiamento climatico; 3 progetti sulla mobilità sostenibile; 10 progetti per l’inclusione sociale; 21 proposte nell’ambito culturale e turistico; 4 iniziative per il rafforzamento della governance transfrontaliera; 24 progetti per la ricerca e innovazione delle imprese, a conferma del forte interesse per lo sviluppo economico e tecnologico.
«La cooperazione transfrontaliera — ha ricordato Sertori — è uno strumento importante per lo sviluppo regionale. Facilita la collaborazione tra regioni limitrofe, rimuove gli ostacoli e promuove lo sviluppo economico, sociale e territoriale.» La risposta dei territori, infatti, resta alta: nella prima finestra del Programma erano state presentate 99 proposte, di cui 60 finanziate. Ora, a distanza di un anno, le 74 nuove candidature confermano la volontà di continuare a dialogare e collaborare oltre i confini.
L’importanza di lavorare insieme
«Con grande piacere si nota l’attenzione per tutti gli ambiti e obiettivi del programma, a conferma che le linee di finanziamento scelte possono offrire concrete risposte ai problemi del territorio nei diversi settori individuati – conclude l’assessore regionale – Percepire un così vivo interesse a collaborare e cooperare proficuamenteè senza dubbio un motivo di grande soddisfazione».
I prossimi mesi saranno decisivi per valutare i progetti e definire quali iniziative potranno ricevere il sostegno previsto. Per Varese e per l’intero territorio transfrontaliero si apre dunque una nuova stagione di opportunità condivise.
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