Cgil Varese chiude la campagna referendaria: “Un impegno corale per esercitare la democrazia”

Oltre 400mila volantini, centinaia di eventi e il coinvolgimento di oltre mille persone tra attivisti, sindacalisti e volontari: si chiude con numeri importanti la campagna referendaria della Cgil in provincia di Varese

Generico 02 Jun 2025

Ultimi appuntamenti per la campagna referendaria promossa dalla Cgil in vista del voto dell’8 e 9 giugno. A tirare le somme è stata oggi la segretaria generale della Cgil Varese, Stefania Filetti, durante l’ultima conferenza stampa tenutasi proprio presso la sede del sindacato, alla vigilia della chiusura ufficiale.

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La festa di fine campagna referendaria di Cgil Varese 4 di 13

«Siamo ormai alla fine della campagna referendaria: una campagna impegnativa, dove però la nostra macchina organizzativa ha retto molto bene anche se ci è costata molta fatica tra assemblee di lavoro, mercati e numerose assemblee cittadine, organizzate dal comitato promotore ma anche da associazioni e singoli partiti – Ha spiegato la segretaria generale Cgil – I quesiti sul lavoro non sono facili da leggere e capire: c’erano bisogno di approfondimenti. Ma abbiamo fatto un lavoro incredibile di cui vi riportiamo i numeri, che sono in aggiornamento costante: abbiamo ancora assemblee e iniziative, che si aggiungono ai numeri che vi abbiamo dato».

Quello del comitato promotore è stato un lavoro corale: «C’è stata amplissima collaborazione con le associazioni e i partiti che hanno aderito al comitato per il si: dal partito democratico ai verdi, dalla sinistra democratica ai cinque stelle comprese tutte le associazioni (come Arci, Anpi, Legambiente, e con qualche distinguo abbiamo collaborato anche con le Acli) – ha aggiunto Filetti – Noi avevamo due obiettivi: far capire i quesiti e mostrare l’importanza di andare a votare. Tra chi ha collaborato con noi c’è anche chi ha dato delle indicazioni di voto diverse, ma non importa: l’importante è andare a votare. L’astensionismo è pericoloso per la democrazia».

I NUMERI DELLA MOBILITAZIONE

La campagna referendaria in provincia di Varese si è sviluppata attraverso un’intensa attività di informazione e coinvolgimento: i volontari e le volontarie della Cgil, insieme ai sindacalisti e ai membri del comitato referendario, hanno presidiato 125 mercati all’aperto, distribuendo materiali informativi e parlando direttamente con le persone. Ogni fine settimana, decine di piazze – in tutto 71 – sono state animate da banchetti e gazebo, mentre in 25 stazioni ferroviarie sono stati effettuati volantinaggi mirati ai pendolari.

La sensibilizzazione ha raggiunto anche il mondo della scuola, con la distribuzione di materiale in 30 istituti scolastici, e quello del lavoro, dove sono state organizzate ben 411 assemblee nei luoghi produttivi, a cui si aggiungono 35 incontri pubblici dedicati alla spiegazione dei quesiti referendari.

Sul piano della comunicazione visiva, la campagna ha visto la diffusione capillare di circa 400mila volantini in tutti i Comuni della provincia, comprese le frazioni, e l’affissione di 14mila manifesti negli spazi autorizzati. Un’azione ampia e strutturata che ha coinvolto, complessivamente, oltre un migliaio di persone impegnate attivamente nella promozione dei cinque Sì al referendum.

ULTIMO APPUNTAMENTO: “IN FESTA PER I REFERENDUM”

La chiusura della campagna si terrà questo pomeriggio, giovedì 6 giugno, in piazza Repubblica a Varese: dalle 17 alle 22 si svolgerà “In Festa per i Referendum”, evento conclusivo pensato per unire informazione, socialità e partecipazione.

Ora la parola passa agli elettori. I seggi saranno aperti sabato 8 e domenica 9 giugno, quando gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sui cinque quesiti promossi dalla Cgil per abrogare alcune norme del Jobs Act e non solo.

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Pubblicato il 06 Giugno 2025
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