Spaccio a Varese in piazza Repubblica, il pusher condannato a dieci mesi
Diciotto grammi di marijuana trovati nella disponibilità di un 28enne dopo il fermo della polizia per una cessione di erba

L’osservazione da lontano, il colpo d’occhio che inchioda due ragazzi che si avvicinano ad un altro con uno zaino sui gradoni della piazza in pieno centro città, proprio nel punto sotto alla statua; quest’ultimo dà un piccolo ciuffetto di marijuana all’acquirente in cambio di dieci euro.
A guardare la scena ci sono gli agenti delle Volanti in servizio alla questura di Varese che entrano in azione proprio in piazza Repubblica: fermano l’acquirente, e trovano il venditore con ancora addosso i soldi dello spaccio nelle viuzze vicine al teatro, in tasca pochi grammi di erba.
Gli interpreti di questa storia di microcriminalità sono tutti stranieri; il pusher viene perquisito, è senza fissa dimora, trova rifugio in città e gli agenti vanno a chiedere conto della sua sospetta attività illecita, così gli trovano altri 18 grammi sempre di marijuana e fanno scattare la denuncia. È il 5 marzo 2019 e si arriva oggi a processo dinanzi al Collegio di Varese.
Il pm chiede 8 mesi e mille euro di multa; il tribunale alza la pena che in finale è di dieci mesi: il difensore, Pasquale Schiariti ne aveva chiesto l’assoluzione poiché l’imputato considerato tossicodipendente e il quantitativo di droga trovata poteva venir considerato per uso personale.
Comunque la sentenza a quanto pare viene pronunciata con l’imputato in contumacia: non è più rintracciabile. Il giudice ha applicato una pena più alta poiché il reato è stato contestato “in continuazione“ con altri della stessa natura.
Il fatto è avvenuto in una delle zone “calde” del capoluogo, anche di recente al centro di altri episodi analoghi.
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