Tra dubbi e consapevolezza, il giorno della “maturità” ai licei di Gallarate
Poco battute le tracce che partivano dal Gattopardo e da Pasolini, più interesse per le tracce argomentative. Il racconto con le voci dal viale dei Tigli
«Gli autori di quest’anno… la vita si conosceva poco. Anzi nulla».
Mentre sulle home page dei quotidiani online comparivano i nomi di Pasolini e Tomasi di Lampedusa, nelle classi dei Licei dei Tigli di Gallarate forse ragazzi e ragazze s’interrogavano se affrontare autori che risultavano sconosciuti, per i più.
Il Novecento si ferma prima, nelle lezioni dell’ultimo anno, in storia e pure in letteratura.
«L’ultimo autore che abbiamo affrontato in classe? Quasimodo» spiega un “maturando”. C’è chi ha deciso di affrontare comunque i temi proposti (le citazioni di autori sono punti di partenza, non cuore della traccia) e chi invece ha comunque preso atto di non avere i fondamentali per affrontare quella traccia.
Un ragazzo con la maglietta con i graffiti di Keith Haring dice: «Sapevo che c’era un anniversario di Pasolini», anche se poi si è orientato a una traccia del gruppo B, testo argomentativo (a partire da una citazione di Telmo Pievani, da Un quarto d’era -geologica- di celebrità).
Stesso approdo dell’amico, che aveva in mente invece le ipotesi di tracce a partire da Montale, Pirandello o Svevo, “classici” da ultimo anno. Fa parte di quelli che puntano sull’altra opzione di testo argomentativo, la traccia che invitava alla riflessione sul rapporto tra popolo e guide politiche, partendo dall’esperienza del New Deal di Roosevelt. «Non mi è dispiaciuto, anche se avrei preferito la A».
Altri si orientano al tema che forse più lascia spazio di elaborazione personale, quello sul “Rispetto”, a partire da un articolo del giornalista di “Avvenire” Riccardo Maccioni.

Gli alunni escono dal cancelletto del viale dei Tigli. Alle loro spalle lasciano la panchina rossa per la loro compagna Giulia, uccisa tre anni fa, un momento che ha segnato molti ai licei. Dietro ancora c’è il muro su cui la vernice grigia ha cancellato un murale antifascista, un episodio che insieme ad altri ha innescato una inattesa protesta studentesca, che anche qualcuno dell’ultimo anno ha affrontato nel mese prima della maturità, con volantini, post e striscioni.

Sul viale oggi c’è uno striscione dedicato alla “notte prima degli esami”, con le firme e le scritte dei maturandi.
Tra ragazzi e ragazze poca ansia, almeno a parole, neanche la notte prima della prima prova. Un po’ contando sulla forza del gruppo (gli amici di cinque anni, fianco a fianco), un po’ sulla fiducia in sé stessi.
Qual è la prova che ti spaventa di più? «Nessuna», dice sicura una maturanda.
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