Un prete novello per Cavaria, Oggiona e Santo Stefano: Don Giorgio Vignati assegnato alla comunità pastorale
L’Arcivescovo di Milano questa mattina ha celebrato l’Ora Media con gli undici preti novelli della Diocesi ordinati in Duomo lo scorso 7 giugno

La Comunità pastorale “Maria Aiuto dei Cristiani” in Cavaria con Premezzo ha il suo nuovo Vicario. Si tratta di Giorgio Vignati, uno de novelli preti che la diocesi ha appena assegnato al primo incarico.
Don Giorgio, che arriva dalla comunità pastorale Epifania del Signore di Brugherio, è stato dunque assegnato alla comunita di Cavaria che comprende anche le parrocchie dei Santi Quirico e Giulitta in Cavaria con Premezzo, S. Antonino M. in Cavaria con Premezzo, S. Maria Annunciata in Oggiona con Santo Stefano e S. Stefano Prot. in Santo Stefano Arno di Oggiona.
L’Arcivescovo di Milano questa mattina ha celebrato l’Ora Media con gli undici preti novelli della Diocesi ordinati in Duomo lo scorso 7 giugno. Al termine della preghiera, svoltasi nella Cappella arcivescovile, monsignor Delpini ha comunicato ai sacerdoti i nomi delle comunità in cui svolgeranno il loro ministero: cinque si trovano nella città di Milano, due in provincia di Milano, altrettante nelle province di Varese e di Monza-Brianza.
La presentazione di don Giorgio
Ho 26 anni, sono originario della Comunità pastorale “Epifania del Signore” in Brugherio e in quest’ultimo anno ho svolto il mio ministero diaconale presso la Comunità “Beato Alfredo Ildefonso Schuster” in Venegono.
Sono entrato in Seminario nel settembre del 2018, nell’estate in cui ho conseguito la maturità scientifica presso l’istituto salesiano “Sant’Ambrogio” a Milano.
Dio mi è stato presentato da sempre come qualcuno che ti ama e ti accompagna nella vita. La Provvidenza mi ha fatto incontrare persone che me ne hanno mostrato il volto: amici vicini nel momento del bisogno, genitori accorti, fratelli allegri con cui imparare a condividere, insegnanti appassionati, compagni complici…
Le relazioni sono state sempre piene di figure affascinanti, mosse da un fuoco, non sempre era chiaro da cosa o da chi, ma frequentare l’oratorio, provare a imparare la musica, a giocare di squadra, a lasciarmi interrogare da quanto dicevano professori ed educatori, ha fatto nascere in me l’urgenza di risplendere a quel modo.
Da urgenza si è tramutata in desiderio e, nel momento in cui ho sentito lo sguardo di Dio sulla mia vita, da quando ho preso consapevolezza che c’era una Parola che mi riguardava, è diventata conversione.
Trovata la luce che illuminava le mie giornate e forse poteva orientare le mie scelte, mi sono affidato e sono entrato in Seminario. In questi anni, quanti ho incontrato mi hanno permesso di crescere e di imparare che, come a Mosè risplendeva il volto dopo aver parlato con il Signore, tutti noi possiamo risplendere della sua luce se lo frequentiamo.
Iniziare a fare verità sulla mia vita mi porta qui, oggi, a pochi mesi dall’ordinazione presbiterale, a ringraziare per le prime tappe percorse e a guardare con speranza al cammino che si apre avanti a noi, consapevole che, se ci lasciamo guidare dalla Luce, troveremo la strada che porta dove riposa il nostro cuore.
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