Viggiù celebra la vita con la sfilata delle donne 0048: bellezza, coraggio e solidarietà in passerella
Non è stata una semplice sfilata di moda. "Ogni passo in passerella ha rappresentato un atto di coraggio, un'affermazione di sé, un segno tangibile di rinascita". Come ha detto Stefania Mangieri, una delle promotrici dell’iniziativa
Domenica 22 giugno a Viggiù, si è tenuto un evento che ha unito moda, emozione e impegno sociale: una sfilata benefica organizzata per sostenere l’associazione Caos, attiva nel supporto alle donne colpite da tumore. Protagoniste della giornata, le straordinarie donne del gruppo 0048, nato proprio da chi ha vissuto sulla propria pelle la malattia e ha scelto di trasformare il dolore in forza condivisa.
Non è stata una semplice sfilata di moda. Ogni passo in passerella ha rappresentato un atto di coraggio, un’affermazione di sé, un segno tangibile di rinascita. Come ha detto Stefania Mangieri, una delle promotrici dell’iniziativa:
“Non si tratta solo di una sfilata di moda: è un momento carico di emozione, dove ogni passo in passerella è un gesto di affermazione della vita, dell’autostima ritrovata e della solidarietà verso chi sta affrontando oggi lo stesso percorso. Le modelle 0048 sfilano per testimoniare il potere della resilienza e della sorellanza, portando un messaggio forte: la bellezza non si arrende alla malattia.”
Il progetto è nato un anno fa su iniziativa dell’associazione Caos, con l’obiettivo di prendersi cura delle pazienti oncologiche non solo sotto l’aspetto medico, ma anche umano e psicologico. La malattia, infatti, spesso isola: si tace in famiglia per non pesare sugli altri, ma si trova sollievo nel confronto con chi ha vissuto esperienze simili. Ed è proprio questo che le 0048 rappresentano: un cammino collettivo, una missione di supporto reciproco e di lotta condivisa.
In passerella hanno sfilato donne forti, sorridenti, vere: Rita, Marisa, Stefania, Loredana, Caterina, Simona, Rita, Mariuccia, Patrizia, Maria, Margherita, Monica. Ognuna di loro ha portato con sé una storia, un dolore e una speranza. Insieme, hanno raccontato che la malattia non definisce chi siamo, ma può diventare terreno fertile per riscoprirsi e aiutarsi a vicenda.
L’evento ha toccato il cuore di tutti i presenti, lasciando un messaggio potente: la bellezza resiste, la forza si moltiplica quando è condivisa, e l’unione tra donne può diventare la più luminosa delle passerelle.
Prima di loro, fin dal mattino, si era tenuta un’altra manifestazione con al centro i bolidi della Ferrari. Sul palco, insieme a Carmelo Chiofalo, vice sindaco di Viggiù, la Scuderia Ferrari club Varese, omologato dalla Ferrari di Maranello per realizzare eventi con al centro le auto rosse che tanto fanno sognare.
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