Voci bianche e sonorità acustiche per il sì di Maria: l’impegno assoluto e doloroso celebrato a Tra Sacro e Sacro Monte
L'allestimento complesso e articolato ha raccontato la trasformazione della fanciulla, poco più che bambina, nella madre vergine di tutta l'umanità. Sold out il prossimo appuntamento con Neri Marcorè

Diciannove giovanissime cantrici, laudi antiche, medievali, sopravvissute a intemperie e atti barbarici. E lei, Maria, la prescelta dal signore che affronta il suo destino e il peso del suo sì a Dio.
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Il primo appuntamento della XVI edizione di Tra Sacro e Sacro Monte ha regalato, al folto pubblico salito alla XIV Cappella, uno spettacolo emotivo e coinvolgente, da vivere con il “cuore in ascolto”.
Andrea Chiodi ha firmato la regia di un allestimento complesso e articolato, mescolando il prezioso testo, il Llibre Vermell de Monserrat, custodito gelosamente nel monastero vicino a Barcellona, con le sonorità acustiche ed elettroniche del Trio Nitron (Zeno Gabaglio al violoncello elettrico, Luca Xelus Martegani al sintetizzatore analogico ed Enrico Mangione agli oggetti amplificati) e la poesia di Alda Merini del Magnificat portata in scena, a distanza di otto anni, da Arianna Scommegna.
Le voci angeliche del Coro Clairière, le note acustiche e la recitazione, appassionata fino all’emozione, hanno raccontato l’accettazione di Maria, poco più di una bambina, pronta ad affacciarsi alla vita, di un impegno assoluto e doloroso, per cambiare le sorti del mondo, per “aprire un varco alla speranza”.
Una scelta totalizzante, un sì scelto al termine di un conflitto tra fede e ragione, tra paura e accettazione, tra sentimenti umani e divini che portano Maria, la prescelta, a diventare la madre vergine di tutta l’umanità. La bambina ingenua e senza radici che diventa la radice del Mondo.
L’applauso finale del pubblico e il bis concesso dal Coro di Voci bianche diretto d Brunella Clerici hanno decretato il successo di questo primo appuntamento di un Festival che si ripresenta ogni anno da 16 anni: « E non è per nulla scontato – ha detto il direttore artistico Andrea Chiodi in apertura di serata – in un momento critico, in cui le rappresentazioni dal vivo soffrono, avere il supporto del pubblico è fondamentale».
Sold out per lo spettacolo con Neri Marcorè
Alla presenza del parroco del borgo mariano Don Eros Monti, del vicario episcopale Franco Gallivanone, del prevosto di varese Monsignor Gabriele Gioia, dei presidenti delle Fondazione Paolo Sesto e Ubi, da sempre al fianco del Festival, di Giovanni Bottinelli presidente dell’associazione Tra Sacro e Sacro Monte e dell’assessore alla Cultura Enzo Laforgia si è aperta la nuova stagione che segna già il sold out per il prossimo appuntamento, con Neri Marcorè. Biglietti a ruba per “Dialoghi e canzoni su Giorgio Gaber”in scena martedì 8 luglio. Una serata che vedrà la presenza di, Massimo Bernardini, amico e biografo di Gaber e della sua Fondazione.
Nel weekend prenderanno il via gli appuntamenti di “Ti ho scritto una lettera” performance in cuffia accompagna il pubblico in un percorso di riscoperta della città e realizzata in collaborazione tra Associazione Tra Sacro e Sacromonte, Karakorum teatro e Licei Classico Cairoli ed Artistico Frattini di Varese.
Informazioni utili su www. trasacroesacromonte.it
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