In commissione sanità ascoltati i vertici della Sette Laghi sui problemi di consegna dei farmaci negli ospedali
Dopo la riunione, il consigliere Licata ha commentato positivamente le rassicurazioni del DG Moreno mentre il Democratico Astuti ha contestato la mancanza di dati chiedendo di poterli ricevere
Audizione oggi, giovedì 11 settembre, in Commissione Sanità dei vertici dell’Asst Sette Laghi sui problemi registratisi nei mesi passati nella consegna dei farmaci ai presidi ospedalieri.
Il Commento di Giuseppe Licata Forza Italia
Al termine dell’intervento dei manager ospedalieri, Giuseppe Licata, consigliere regionale di Forza Italia e membro della commissione, ha commentato: «Rassicurazioni sono arrivate dal Direttore Generale dell’ASST Sette Laghi Mauro Moreno, secondo cui il servizio oggi è a regime senza disservizi e la gestione della logistica dei farmaci è in corso di ottimizzazione. Importante continuare a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione, sia in Commissione che sul territorio, trattandosi di un tema prioritario e di grande rilevanza per i cittadini».
Il commento di Samuele Astuti dei Democratici
Decisamente critico, invece, il consigliere del PD Samuele Astuti: «Le criticità nella gestione del magazzino dell’Asst Sette Laghi non nascono oggi, ma sono il frutto di una scelta affrettata e sbagliata, quella di esternalizzare un servizio tanto delicato senza una valutazione adeguata. Da oltre un anno denunciamo la gravità della situazione, ma la Regione e l’azienda hanno sempre minimizzato un problema che ha avuto invece conseguenze pesantissime per pazienti, operatori sanitari e per l’azienda stessa.
Cinque anni fa, non solo noi, ma anche i sindacati avevano evidenziato le criticità di questa scelta, mai prese davvero in considerazione. Un servizio logistico entra nei processi vitali di un’azienda sanitaria: andava studiato e gestito con la massima attenzione, invece è stato sottovalutato e i risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Non si è trattato di semplici ritardi nelle forniture, ma di vere e proprie mancate erogazioni: pazienti oncologici rimandati a casa, cure spostate in altre strutture perché l’azienda non era in grado di assolvere al proprio compito. Ancora la scorsa settimana abbiamo ricevuto segnalazioni di carenze di farmaci e presidi, soprattutto in ospedali periferici come Angera, Cittiglio, Luino e Tradate. Questo non può essere definito un ‘semplice disagio’.
Siamo di fronte a errori gravi, frutto di una valutazione sbagliata e di una gestione che ha sottovalutato l’impatto reale di certe decisioni. E purtroppo oggi non ci hanno fornito, come invece avrebbero dovuto, tutti i numeri e i riscontri sul vero peso che questa vicenda ha avuto, non solo sui pazienti, ma anche sulla stessa azienda sanitaria. Chiediamo che almeno in sede aziendale i consiglieri regionali vengano convocati e informati con precisione sull’andamento della situazione. È ora che l’azienda sanitaria si assuma le responsabilità di scelte sbagliate e che si trovino al più presto soluzioni strutturali per garantire la continuità delle cure e la sicurezza dei cittadini, valutando anche l’opportunità di reinternalizzare il servizio”.
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