Varese rende omaggio al fotografo Giorgio Casali

Al Castello di Masnago inaugurato il percorso espositivo dedicato all'artista. In mostra fino al 15 marzo 2026

mostra castello masnago

Il Museo di Arte Contemporanea e Moderna del Castello di Masnago ospita la mostra Giorgio Casali fotografo. Paesaggi pubblici e privati. Un percorso espositivo che è stato inaugurato sabato 20 settembre e sarà visitabile fino al 15 marzo 2026, articolato in cinque sezioni tematiche che ripercorrono le tappe salienti della produzione artistica di Casali, figura centrale nella storia della fotografia del Novecento.

La mostra è realizzata dal Comune di Varese in collaborazione con l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che conserva l’archivio del fotografo, ed è arricchita anche da un video introduttivo e alcuni scatti fotografici pubblicati in vari numeri della rivista Domus, conservati nella Biblioteca Civica di Varese.

mostra castello masnago

“La città di Varese ospita un progetto espositivo di rilievo nazionale – sottolinea il sindaco Davide Galimberti – frutto della collaborazione con un importante ente come l’Università Iuav di Venezia. Un’iniziativa che va ad attestare il percorso intrapreso dalla nostra città per promuovere la cultura come motore di crescita del territorio, rafforzando il lavoro di rete con diversi enti e istituzioni. Un percorso che potrà essere ulteriormente potenziato anche grazie ai nuovi spazi del nuovo polo culturale e con il nuovo polo museale di Villa Baragiola”.

“Giorgio Casali è stato uno dei più importanti fotografi italiani, che, nel corso della sua lunga e molteplice attività, si è occupato di design e di architettura, lavorando anche con aziende del nostro territorio – spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia -. Le sue fotografie hanno documentato uno dei momenti di maggiore trasformazione urbanistica di Milano, lavorando al fianco dei grandi architetti impegnati nella realizzazione di edifici, divenuti identificativi della stessa città. In un momento storico in cui anche la città di Varese è interessata da profonde trasformazioni urbanistiche, ci sembrava interessante e opportuno suggerire una riflessione sulla responsabilità di chi è chiamato a fare scelte, che dureranno nel tempo. Un ringraziamento particolare va a chi ha reso possibile questa iniziativa e all’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che ha garantito la correttezza scientifica dell’operazione”.

Un progetto espositivo realizzato dal Comune di Varese con il coordinamento scientifico dei professori Rosa Chiesa, Giovanni Marras, Angelo Maggi e dell’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia. Le fotografie esposte sono state selezionate dal vasto fondo Giorgio Casali, conservato presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, che conserva più di 150.000 lastre, negativi e stampe fotografiche.

Presente all’inaugurazione anche Matteo Marchesi, consigliere delegato alla Cultura Provincia di Varese che aggiunge: “Giorgio Casali è stato testimone del cambiamento che ha trasformato Milano e l’Italia nel dopoguerra. Varese dimostra ancora una volta di essere una città viva e capace di valorizzare la cultura, ospitando al Castello di Masnago un progetto espositivo di respiro nazionale. La Provincia sostiene con convinzione questa iniziativa. Ringrazio il Comune di Varese, la direzione del Museo e tutti coloro che hanno reso possibile questa esposizione, che testimonia quanto sia importante unire le forze istituzionali per offrire ai cittadini e ai visitatori occasioni di bellezza e riflessione”.

Cinque le tappe in cui si articola l’esposizione al Castello di Masnago. Nella sezione Design. Paesaggi domestici compaiono scatti attraverso i quali Casali ha contribuito a costruire l’immaginario visivo del Made in Italy, interpretando con sensibilità la trasformazione degli oggetti di uso quotidiano e degli stili di vita degli italiani negli anni della modernizzazione.

Segue la sezione Ritratti. Paesaggi umani dove Casali, con il figlio Oreste, si è distinto nella fotografia di ritratto, con immagini che rivelano una profonda capacità di lettura dell’ambiente sociale e culturale, ritraendo personalità come Salvator Dalì, Marinella Pirelli e Max Huber.

Due focus tematici sono rivolti all’Architettura e alla Ricostruzione. Paesaggi urbani. Nel primo gli scatti di Casali interpretano le opere architettoniche da Carlo Scarpa e Aldo Rossi a Bruno Morassutti – solo per citarne alcuni – mentre nella seconda parte, documenta le ferite della guerra a Milano, la ricostruzione post-bellica e le icone della rinascita come la Torre Velasca, dello studio BBPR, e il Grattacielo Pirelli di Gio Ponti, simboli della modernità italiana.

La mostra dedica uno spazio ai Paesaggi produttivi, ovvero al racconto dei luoghi della produzione e del lavoro, con immagini che documentano la dimensione produttiva, la vitalità industriale e le innovazioni tecnologiche dell’epoca nel territorio lombardo.

Giorgio Casali (1913-1995) è stato figura centrale nella storia della fotografia del Novecento, riferimento dei maggiori architetti e designer italiani. Ha documentato le trasformazioni della cultura del progetto italiana, attraversata dall’entusiasmo della modernizzazione e dalla nascita di nuovi stili di vita. La sua lunga collaborazione con Gio Ponti e con la rivista Domus lo consacra a livello internazionale come testimone privilegiato delle evoluzioni dell’architettura, del design e della società italiana.

La mostra è visitabile nei giorni di martedì e mercoledì dalle ore 9.30 alle 12.30, e da mercoledì a domenica nell’orario 9.30-12.30/14.00-18.00. Per visite guidate è possibile scrivere a museivarese@cooperativasullarte.it.

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Pubblicato il 22 Settembre 2025
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  1. Avatar
    Scritto da tremaghi

    Questa mostra è la realizzazione del mio sogno nel cassetto, quella di portare le fotografie di mio zio a Varese, un modo per ringraziarlo di avermi trasmesso i suoi insegnamenti nei due anni che ho frequentato quotidianamente il suo studio fotografico dal 1974 al 1976, quelli che reputo gli anni più belli della mia adolescenza.
    Felicissima per l’ottimo lavoro svolto dal Comune di Varese e dall’Archivio Progetti IUAV che ringrazio.

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