Giovanni Borghi, l’omaggio di Comerio con un annullo filatelico e una grande mostra in arrivo
Nel cinquantesimo anniversario della morte dell'imprenditore che trasformò Comerio e l'Italia del dopoguerra, presentato l’annullo filatelico. In primavera una mostra celebrativa nei locali dell’ex Ignis
Memoria, emozione e progettualità futura: Comerio si prepara a rendere omaggio a Giovanni Borghi, a 50 anni dalla sua scomparsa, con la presentazione ufficiale dell’annullo filatelico speciale a lui dedicato. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Sacconaghi Borghi in collaborazione con Poste Italiane, è stata ospitata nella storica sede dell’ex Ignis, oggi Opera Village, cuore pulsante di un progetto imprenditoriale e umano che ha segnato la storia industriale e sportiva del Paese.
L’evento ha riunito autorità civili, volontari, cittadini e figure storiche del territorio per celebrare l’eredità di Giovanni Borghi, il “cumenda” che seppe coniugare visione industriale, passione sportiva e attenzione sociale. Presente anche Guido Borghi, figlio dell’imprenditore, che ha ripercorso i momenti fondamentali della nascita dell’azienda e della sua espansione, dalla prima intuizione del fornello a gas, alla crescita nel settore degli elettrodomestici fino all’internazionalizzazione del marchio Ignis, simbolo del boom economico italiano.
«L’ambizione – ha spiegato Guido Borghi – è arrivare a ottenere un francobollo commemorativo ufficiale: la procedura è lunga, ma ci stiamo muovendo per ottenere questo importante riconoscimento». Nel frattempo, la Fondazione e la famiglia Borghi stanno lavorando a una grande mostra storica, in programma nella primavera 2026: un’esposizione all’interno della sede restaurata dell’ex Ignis, con cimeli, fotografie, divise sportive e oggetti d’epoca legati alla vita imprenditoriale e sportiva di Giovanni Borghi. L’appello rivolto a chi ha cimeli, materiali, fotografie e altre testimonianze storiche è quello di scrivere a info@a8cento.i oppure chiamare il numero 3356029340 proprio in vista della grande mostra progettata per la prossima primavera.
All’incontro ha portato il suo saluto anche il rappresentante del Comune di Comerio, Mario Tiberio, in sostituzione del sindaco Michele Ballarini, assente per motivi di salute: «Ricordare Borghi è riscoprire la storia di un’Italia che ha saputo rialzarsi e costruire il proprio futuro con coraggio. L’annullo filatelico è un omaggio dovuto a un imprenditore visionario che ha saputo coniugare lavoro, innovazione e attenzione per le persone». 
Durante la mattinata è stato anticipato che sabato 15 novembre, in occasione del pomeriggio filatelico (dalle 14 alle 18 verrà presentato l’annullo filatelico che riproduce “il cumenda” Giovanni Borghi per i 50 anni della sua scomparsa), sarà presente (alle ore 15) anche Beppe Marotta, attuale presidente dell’Inter, legato alla famiglia Borghi ai tempi del Varese Calcio. La giornata proseguirà con la distribuzione del primo fascicolo commemorativo di 40 pagine e con la visita all’ufficio originale di Giovanni Borghi, simbolo del legame profondo tra imprenditoria e territorio.

«Le attività previste in questa ex realtà industriale sono in gran parte destinate a iniziative utili e necessarie al nostro territorio – ha spiegato il presidente della Fondazione Fabio Tedeschi, nipote di Guido Borghi –. Saranno azioni di carattere aggregativo, sociale, assistenziale, culturale, sportivo e di servizio, come d’altro canto il nostro statuto ci invita a perseguire.
Un tassello fondamentale per la realizzazione del progetto è però legato all’approvazione della variante del Piano di Governo del Territorio (PGT) da parte del Comune di Comerio: «A tutt’oggi siamo ancora in attesa dell’adozione della variante, che a quanto mi risulta è ai passi finali. Tuttavia, finché non verrà completato l’iter, non possiamo dare dati certi e definitivi né avviare la fase operativa del progetto». L’appello alla collaborazione istituzionale, al quale si è unito anche lo stesso Guido Borghi nel solco di quanto realizzato dal padre Giovanni, è chiaro: «Per realizzare pienamente l’Opera Village, con la nuova RSA, i servizi per anziani autosufficienti e le attività aperte alla comunità, è necessario che l’amministrazione comunale concluda il percorso urbanistico. Solo così si potrà garantire la sostenibilità economica e strutturale di un’iniziativa ambiziosa ma profondamente radicata nella vocazione sociale e culturale del luogo».

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