Gli agricoltori prealpini potranno autocertificare i terreni. Candiani: “Un traguardo che consentirà l’accesso a nuovi contributi”

Con il voto definitivo atteso nelle prossime ore alla Camera dei Deputati, diventa legge la norma che permetterà anche agli agricoltori delle aree pedemontane e prealpine di inserire nei fascicoli agricoli i terreni condotti ma senza contratto registrato

stefano candiani

Con il voto finale della Camera passa la modifica che permette di inserire nel fascicolo agricolo anche i terreni senza contratto registrato

Con il voto definitivo atteso nelle prossime ore alla Camera dei Deputati, diventa legge la norma che permetterà anche agli agricoltori delle aree pedemontane e prealpine di inserire nei fascicoli agricoli i terreni condotti ma senza contratto registrato. Una misura attesa da tempo, che apre finalmente la strada all’accesso ai contributi della PAC (Politica Agricola Comune) anche per molti terreni fino ad oggi esclusi.

Il provvedimento è inserito nel decreto semplificazioni, già approvato dal Senato e in via di approvazione definitiva a Montecitorio. A spiegare il significato concreto della norma è il deputato leghista Stefano Candiani, che da anni lavora a questa modifica.

«Con questa modifica di norma a cui lavoro dal 2015 – spiega Candiani – si consente agli agricoltori della pianura non irrigua e dell’area pedemontana e prealpina di inserire nel fascicolo che presentano per l’ottenimento dei contributi europei anche i terreni condotti senza titolo di conduzione registrata».

Un’esigenza concreta che nasce dalla frammentazione fondiaria tipica delle zone montane, dove per coltivare un’estensione significativa di terreno è spesso necessario mettere insieme più proprietà diverse, con costi di registrazione elevati e poco sostenibili per i piccoli agricoltori.

«Nelle nostre zone prealpine – continua Candiani – per coltivare 100.000 metri quadri spesso servono 4 o 5 contratti diversi, con costi molto elevati. Diverso è in pianura, dove spesso si tratta con un solo proprietario. Di fatto, molti agricoltori oggi non dichiarano quei terreni, non avendo vantaggi nel registrare i contratti».

La nuova norma permette quindi l’autocertificazione della conduzione, superando la necessità della registrazione formale e aprendo così alla possibilità di inserire anche questi appezzamenti nel fascicolo aziendale.

Si tratta di una svolta importante: secondo il parlamentare, la modifica consentirà l’accesso a contributi per centinaia di milioni di euro destinati alla fascia prealpina, territori spesso penalizzati dalle normative standard pensate per la grande agricoltura di pianura.

«È un bel risultato – conclude Candiani –. Ci lavoro direttamente da circa dieci anni. Il primo inserimento in legge fu nel 2018, poi cadde il governo Conte I e tutto si fermò. Oggi, con il passaggio alla Camera, la norma diventa finalmente legge».

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Pubblicato il 26 Novembre 2025
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