Sicurezza sul lavoro: rinnovato a Varese il protocollo tra istituzioni, imprese, sindacati e università
Oltre trenta realtà hanno firmato il rinnovo dell’intesa avviata nel 2023 per rafforzare la cultura della prevenzione. Il documento punta su monitoraggio, formazione, campagne di sensibilizzazione e collaborazione per contrastare infortuni e malattie professionali
È stato rinnovato questa mattina, martedì 12 novembre, nella Sala Montanari della Camera di Commercio di Varese, il Protocollo d’intesa per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per la prevenzione dagli infortuni e dalle malattie professionali. A firmarlo sono stati circa trenta enti e istituzioni, tra cui Prefettura, Regione Lombardia, Comune di Varese, Provincia di Varese, ATS Insubria, INAIL, sindacati, associazioni datoriali e università.
Un impegno congiunto che, dopo la prima sottoscrizione nel 2023, viene confermato con l’obiettivo di rafforzare la cultura della prevenzione, la formazione e il coordinamento nelle azioni di vigilanza e informazione rivolte a lavoratori e datori di lavoro.
Sicurezza come valore condiviso
Il protocollo si fonda sulla convinzione che la sicurezza sul lavoro non sia solo un obbligo normativo, ma un valore etico e culturale da promuovere quotidianamente. Tra le azioni previste:
- il monitoraggio annuale degli infortuni e delle malattie professionali;
- iniziative rivolte a studenti e lavoratori per diffondere la cultura della prevenzione;
- azioni coordinate di vigilanza contro il lavoro sommerso e le violazioni in materia di sicurezza.
Sono stati costituiti tre gruppi di lavoro: uno per l’analisi dei dati, uno per le campagne informative e uno per la promozione delle buone pratiche anche in ottica di genere.
Nel 2024 sono stati segnalati ad Inail 7700 infortuni sul lavoro che hanno riguardato nel 24% dei casi attività manifatturiere, nel 13% trasporto e magazzinaggio, il 9,4% il settore del commercio e della riparazione di veicoli, nel 9% sanità e assistenza sociale e per lì’8% il settore edile. In tutto ci sono stati 9 morti sul lavoro: 4 nell’ambito manifatturiero, 2 nei settori commercio e riparazione veicoli e uno ciascuno nelle costruzioni, nel trasporto e magazzinaggio e nel noleggio e servizi di supporto alle aziende.

“Valorizzare le buone pratiche esistenti”
«Quella della sicurezza è un’agenda sempre attuale, purtroppo – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Varese, Maurizio Vitiello –. Accendere i riflettori su questi temi significa far emergere anche le tante buone pratiche già in atto. Dobbiamo costruire un circuito virtuoso, che renda il nostro territorio attrattivo e competitivo anche sul piano imprenditoriale».
Prefetto Pasquariello: “Ogni vittima è una promessa non mantenuta”
Il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, ha sottolineato come il protocollo sia parte conclusiva di un mese ricco di iniziative: «Siamo al culmine di un approfondimento ampio sul tema sicurezza. Prima il Villaggio della Sicurezza, poi il progetto “Ragazzi in the Road”, quindi le iniziative sulla sicurezza dei bambini in auto, i convegni Inail, le giornate su lavoro e turismo degli enti bilaterali. Oggi è un momento di riflessione e di rinnovato impegno».
Ha poi ricordato le morti sul lavoro che continuano a colpire il territorio: «Nel 2024 continuiamo a contare i luoghi di lavoro come luoghi di morte. Ogni vittima è una promessa non mantenuta: dietro ogni numero, ci sono famiglie e persone. Non ci si abitua mai».
Il Governatore Fontana: “Serve una cultura della sicurezza diffusa”
Presente all’incontro anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha ribadito l’impegno concreto dell’ente: «Servono meno parole e più impegno. Regione Lombardia ha già attivato tavoli con le Prefetture, anche in vista delle Olimpiadi. È fondamentale sollecitare una cultura della sicurezza che entri nel quotidiano di lavoratori e imprenditori».
Fontana ha poi evidenziato la necessità di rafforzare le ispezioni: «Spesso le mancanze nascono da superficialità, non da volontà di trasgredire. I lavoratori devono essere consapevoli dei loro diritti per poterli pretendere. Anche per questo occorrerebbero contratti stabili per gli ispettori, che sono un presidio essenziale».
Due azioni concrete di Confindustria Varese
Luigi Galdabini Presidente Confindustria Varese: «Confindustria Varese ha rinnovato con convinzione la firma del Protocollo perchè la sicurezza rappresenta una priorità assoluta e una leva strategica di sviluppo. Portiamo avanti il nostri impegno per promuovere la cultura della prevenzione attraverso iniziative concrete, come i break formativi – brevi sessioni di aggiornamento direttamente in fabbrica – e il Premio Best Practices, che valorizza le buone esperienze aziendali. Accanto a queste azioni, Confindustria incoraggia la raccolta dei dati sui near miss e l’adesione al programma Workplace Health Promotion, per creare ambienti di lavoro più sani e inclusivi. Il valore di questo percorso, spiega l’associazione, risiede nella collaborazione tra istituzioni, parti sociali e imprese, che rende il territorio varesino un laboratorio avanzato di innovazione nella sicurezza e nel benessere lavorativo.
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