Trasporto pubblico, il Pd lombardo contro la riforma della giunta Fontana: “Indebolisce il sistema”
I consiglieri regionali Samuele Astuti e Simone Negri presentano trenta emendamenti: “Servono più risorse, una super-agenzia della mobilità e il biglietto unico per tutta la Lombardia”
Il gruppo regionale del Partito Democratico chiede alla giunta regionale di ripensare la propria riforma della legge quadro sul trasporto pubblico locale, che già la prossima settimana dovrebbe essere licenziata dalla commissione.
E lo fa presentando trenta emendamenti con i quali intende potenziare il ruolo di programmazione e pianificazione della Regione, spingere per il potenziamento del servizio nelle aree dove oggi è debole, favorire l’integrazione con il servizio ferroviario regionale e arrivare in tempi brevi al biglietto unico per tutti i mezzi. Al contrario, sostiene il Pd, la proposta della giunta Fontana, scritta dall’assessore Franco Lucente, di Fratelli d’Italia, indebolisce il settore, colpendo soprattutto le agenzie di bacino, gli enti partecipati dalla Regione e da comuni e province che gestiscono le gare e il servizio, già oggi in forte difficoltà per carenza di risorse e di personale.
Come spiegano i consiglieri regionali del Pd Samuele Astuti e Simone Negri, capodelegazione dem in commissione trasporti del Consiglio regionale lombardo, “la giunta Fontana non ha mai considerato il trasporto pubblico per quello che è, una infrastruttura strategica per la vita dei lombardi e per lo sviluppo dei territori. La legge che lo governa, approvata nel 2012, ha mostrato alcuni limiti, ma la riforma che stanno facendo è un pericolo per l’intero sistema e le audizioni dei soggetti interessati, tutti critici, lo hanno dimostrato. Va cambiata, pensando a potenziare gli enti che governano il trasporto pubblico, che invece la giunta regionale vuole indebolire. Oggi il sistema è forte solo nella città metropolitana, mentre il resto della Lombardia è molto più debole. Così non va bene, occorre cambiare, perché non si può pensare che a gestire il servizio per Como, Lecco e Varese ci siano 11 persone, 9 dipendenti più 2 distacchi da altri enti, quando la pianta organica ne prevederebbe 18. Le nostre agenzie vanno potenziate e la Regione, anziché sfilarsi, come intende fare, deve, secondo noi, partecipare con maggiore impegno. In questo senso proponiamo una super-agenzia regionale della mobilità che faccia programmazione e sia di supporto alle attuali agenzie. Attendiamo le risposte di Lucente e della maggioranza”.
Astuti sottolinea inoltre quanto la Regione continui a non occuparsi concretamente della sicurezza sui treni: “Ancora non è stato fatto alcun intervento strutturale sulla gratuità per le forze dell’ordine e i militari che viaggiano sui nostri treni e sul trasporto pubblico locale. Abbiamo, inoltre, più volte ribadito la necessità di un accordo con la Polizia ferroviaria per consentire anche alla Polizia locale di salire sui convogli e presidiare meglio le stazioni, ma nulla è stato fatto. Inoltre, la nostra proposta di legge sugli Street tutor, pensata per rafforzare il controllo e la prevenzione nelle stazioni e nelle aree limitrofe, è ancora ferma. Come sempre, da Regione Lombardia tanta propaganda e nessuna misura concreta per la sicurezza”.
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