È il giorno dell’assemblea su Malpensa. “Ma i Comuni non hanno informato”
Il momento pubblico riguarda i Comuni del Consorzio urbanistico volontario, è in programma oggi, martedì 2 dicembre, alle 18 al Centro Concordia. I comitati hanno presentato il loro documento con richieste e domande
«L’assemblea del Cuv, che non si teneva da anni, è in programma martedì 2 dicembre ad Arsago, peccato che sui siti dei Comuni non compaia». Lo segnalano le voci ambientaliste, pronte a farsi sentire con critiche, domande e proposte nel corso dell’assemblea, in programma oggi (2 dicembre, ore 18) al Centro Concordia, appunto ad Arsago.
Della convocazione non si trova traccia nelle homepage e negli appuntamenti di nessun Comune socio (sono nel consorzio volontario Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino). Ad Arsago si risale rapidamente indietro nelle settimane e ci sono gli auguri di Ferragosto ma non c’è l’assemblea. A Cardano al Campo risulta in programma solo il corso di uncinetto, a Somma Lombardo – Comune dove formalmente ha sede il Cuv – non risultano appuntamenti in agenda, nè la convocazione risulta tra le news. Anche sui social ufficiali la notizia pare ignorata, solo la pagina Città di Samarate ha fatto un post segnalando la convocazione, che “l’evento è aperto al pubblico” e che “la cittadinanza è invitata a partecipare per confrontarsi con gli amministratori del territorio”.
Va detto che i comitati avevano accolto quasi con entusiasmo la convocazione, ritenuta un segnale di apertura da parte di Claudio Montagnoli, il sindaco di Arsago che sta concludendo il suo semestre alla guida del Cuv (il presidente è a rotazione, ogni sei mesi, per ordine alfabetico dei Comuni; a Montagnoli succederà dunque il sindaco di Cardano, Lorenzo Aspesi, al 1° gennaio 2026).
Nel frattempo i comitati hanno trasmesso il loro “documento dei dieci punti”, una richiesta articolata agli enti locali e nazionali affinché tutti gli aspetti ambientali, sanitari, acustici e di sicurezza legati al Masterplan 2035 vengano valutati con trasparenza, rigore tecnico e partecipazione pubblica.
Le richieste dei comitati
Nello specifico sul masterplan Malpensa si richiede il pieno rispetto del decreto del 2023 del ministero dell’Ambiente e si domanda quali analisi siano state svolte da Cuv e Provincia di Varese alla luce del parere VIA n. 443/2023, che prevede tra l’altro la “bocciatura dell’ampliamento dell’area cargo esterna al sedime aeroportuale”. Si chiede inoltre come siano stati valutati i “nuovi progetti di infrastrutturazione del territorio” non sottoposti a VAS e quale valore abbiano i Tavoli Tecnici avviati nel 2024 e 2025.
Sulla distribuzione del trasporto cargo aereo, i comitati sollecitano Comuni e Province a intervenire presso i Ministeri competenti per ottenere l’approvazione del Piano Nazionale Aeroporti (PNA).
Sull’inquinamento acustico e atmosferico vengono fatte richieste e poste domande ad Arpa Lombardia e ai sindaci, tra cui dati delle centraline acustiche, maggiori monitoraggi dell’inquinamento atmosferico, anche alla luce di casi pregressi (Quintavalle, Casorate Sempione), dove sono stati rilevati “microinquinanti spesso oltre il limite di legge”; controllo da parte di ENAC delle certificazioni acustiche dell’intera flotta, non solo a campione; disponibilità dei dati sulle violazioni delle rotte e relative sanzioni; potenziamento del monitoraggio acustico e atmosferico da parte di Lombardia e Piemonte.
Sulla cosiddetta Zonizzazione acustica di Malpensa si chiede ai sindaci di chiarire se sia stata presentata la relazione ambientale prevista dalla nota ministeriale del 17 giugno 2019 e su quali basi sia stata autorizzata la sperimentazione delle SID (rotte di decollo preimpostate) nel 2024 “anziché sottoporre la zonizzazione alla Vas”.
I Comitati chiedono che i Sindaci richiedano ad ARPA Lombardia e Piemonte i dati acustici prima, durante e dopo la sperimentazione SID, espressi tramite Lden e Lnight, giudicati “indispensabili per la valutazione dell’inquinamento acustico notturno”.
Altro punto, la salute pubblica e l’indagine epidemiologica: si chiede ad ASST Valle Olona e alle altre aziende sanitarie di svolgere un’indagine epidemiologica che consideri la presenza dell’aeroporto, facendo riferimento ai dati storici del Registro Tumori Lombardia. Particolare attenzione viene posta ai disturbi del sonno e alle loro conseguenze: “problemi cardiovascolari, aumento della pressione sanguigna e aumento del consumo di farmaci” (è appena uscita una nuova ricerca sulle malattie respiratorie, qui).
Sulle curve isorischio, i comitati chiedono al Prefetto di chiarire la distanza tra l’area soggetta a vincolo (non essendo disponibili le mappe) e l’industria chimica ad alto rischio situata nelle vicinanze. Altra richiesta riguarda i piani di rischio, con la richiesta al Prefetto di informazione alla popolazione e realizzazione di esercitazioni pubbliche, ritenute “fondamentali per verificare l’efficacia del piano di emergenza”.
I Comitati sollecitano tutti i Sindaci lombardi e piemontesi a chiedere un nuovo Piano Territoriale d’Area Interregionale, con procedura di VAS, per valutare gli impatti cumulativi delle infrastrutture. Sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) si chiede alla Provincia di Varese quale mappa di zonizzazione acustica sia stata inserita nella variante in corso del PTCP e quali criteri siano stati utilizzati.
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