Torneo di Scandicci all’orizzonte, la Uyba Busto accoglie Lena Strigot
La schiacciatrice tedesca ha concluso i Mondiali ed è in arrivo in città: potrebbe esordire nel quadrangolare in Toscana nel weekend. Olivotto: "Speriamo diminuiscano gli acciacchi"

In attesa del gran finale con il “Mimmo Fusco” da disputare in casa, il precampionato della E-Work Busto Arsizio prosegue tra un torneo e l’altro. Dopo l’impegno nello scorso fine settimana, quando le Farfalle hanno giocato a Viadana perdendo in semifinale con Cuneo (2-3) e vincendo la finalina con Casalmaggiore (2-o), la squadra di Musso si prepara al Trofeo Città di Scandicci in programma tra sabato 15 e domenica 16.
In Toscana ci sarà un altro antipasto di Serie A1: la Uyba incontrerà il Bisonte Firenze nella prima partita del quadrangolare (sabato, ore 16,30) mentre nel match serale si confronteranno Scandicci e Vallefoglia. Finali alla domenica a partire dalle 15,30. Il torneo fiorentino potrebbe anche essere l’occasione dell’esordio in biancorosso di Lena Strigot: la tedesca ha concluso il proprio mondiale con la nazionale e arriverà a Busto Arsizio mercoledì sera. (foto CEV)
Strigot, schiacciatrice di classe 1994, è uno dei volti nuovi della E-Work, ha già effettuato esperienze importanti in patria con il Dresdner (scudetto 2021) mentre in Italia ha giocato lo scorso anno a Roma. Da lei passerà una parte delle fortune di Busto Arsizio in attacco e anche per questo sarebbe importante che riuscisse a esordire a Scandicci, così da abbreviare i tempi di inserimento in squadra.
Del momento biancorosso intanto parla Rossella Olivotto, capitana della formazione di Musso. «A Viadana il weekend è stato un po’ complicato: abbiamo effettuato tanto turn-over per precauzione e abbiamo giocato con un sestetto rivoluzionato. C’è comunque servito scendere in campo per trovare feeling tra alzatori e attaccanti e ci siamo anche divertite nella difficoltà. Ora lavoriamo in vista del prossimo torneo sperando di poter scendere in campo con meno acciacchi».
Lo stesso Musso aveva spiegato: «Le formazioni in campo erano con organici troppo condizionati da assenze ed acciacchi. Ho visto comunque che nel nostro campo alcuni meccanismi hanno funzionato secondo quello che alleniamo tutti giorni e quindi bene: ho buoni spunti per lavorare».
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