Da whatsapp ad associazione per aiutare i più poveri: così nasce Passaparola
Sono un'ottantina le persona che da 4 anni cercano di aiutare chi ha bisogno attraverso una chat. E ora hanno deciso di fondare un'associazione

Tutto è iniziato con una chat di whatsapp in cui, giorno dopo giorno, ci si accordava su cosa fare e si segnalavano le persone da aiutare. Messaggio dopo messaggio sono passati 4 anni, sono state aiutate un migliaio di persone e i membri del gruppo sono aumentati sempre di più. Così si è arrivati a prendere la decisione: diventare un’associazione.
E’ seguendo questa strada che è nata Passaparola «un’associazione che punta ad aiutare le persone che hanno bisogno, mettendo a disposizione le nostre competenze e capacità» dice Devis Martinello, il Presidente. «Collaboriamo con tante associazioni già esistenti e tutto si basa appunto sul passaparola, sulla segnalazione di persone che hanno bisogno di un aiuto di qualsiasi tipo» con un sistema che in 4 anni è stato abbondantemente rodato: «oggi ad esempio distribuiamo cibo a chi ha bisogno 3 volte alla settimana con prodotti che ci vengono regalati perchè in scadenza».
Ormai attorno all’associazione orbitano un’ottantina di volontari «e tutti vogliamo creare un sistema che non sia assistenzialista ma che porti al reintegro nella società delle persone». In questo senso «l’anno scorso siamo riusciti a trovare un posto di lavoro per 60 persone e in questi primi mesi del 2018 siamo a 15».
Chinque volesse mettersi in contatto con l’associazione sia per richiedere che per offrire un aiuto può chiamare questi due numeri: 3394537979 e 3296277359.
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