Ospedale di Luino: punto di riferimento per la chirurgia colon-proctologica
Grazie alle strumentazioni recentemente acquisite, la Chirurgia Generale diretta dal dottor Stefano Carini, è ormai un centro all'avanguardia nella diagnosi e cura delle malattie proctologiche e del pavimento pelvico
Sono operative quattro nuove apparecchiature presso il reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Luino diretto dal dottor Stefano Carini.
Grazie a questa strumentazione unica nella ASST e del valore di circa 150.000 euro, Luino si colloca all’avanguardia nella diagnosi e cura delle affezioni colon-proctologiche con particolare riguardo al pavimento pelvico, gruppo di patologie piuttosto frequente nelle donne dopo i 40 anni peggiorate dal numero di gravidanze e che inizialmente ha come sintomo specifico la stitichezza e la problematica emorroidaria. La dotazione strumentale ora comprende un ecografo in 3D che consente diagnosi particolarmente accurate analoghe a quelle ottenibili con la risonanza magnetica, una manometria anorettale (dono di un benefattore luinese all’Ospedale), un laser chirurgico mini invasivo per operare le fistole e le cisti pilonidali e nuovi anoscopi operatori.
«Grazie a questi apparati all’avanguardia – commenta il dottor Carini che è anche direttore scientifico della Scuola Italiana di diagnostica del pavimento pelvico della Società Italiana di Chirurgia Colon-rettale (SICCR) – il Luini Confalonieri si colloca tra le eccellenze a livello nazionale nello studio e nella cura di queste patologie (citiamo le emorroidi, le ragadi, le fistole e gli ascessi perianali oltre alla incontinenza fecale alla stipsi e alle patologie tumorali ano-rettali) che sono molto più diffuse di quanto si pensi e che se trascurate possono portare a conseguenze importanti per la salute con grosso impatto sulla qualità di vita dei pazienti. Il nostro gruppo di lavoro formatosi negli anni è in grado di eseguire diagnostiche particolarmente accurate e di intervenire chirurgicamente in modo mini invasivo e con terapie personalizzate risolvendo i problemi con il minimo disagio per il paziente. E’ un progetto voluto dalla Direzione Generale e dal Dipartimento Chirurgico che ha coinvolto gli operatori che si occupano della branca e a tutti loro va il mio ringraziamento. Il mio lavoro – conclude Carini – continuerà con il coinvolgimento delle altre discipline che hanno un ruolo importante per la completa definizione delle patologie che sono la radiologia, la ginecologia (anche in sinergia con i relativi reparti dell’Ospedale Del Ponte) e la fisiatria per la fase riabilitativa chiudendo un cerchio virtuale multidisciplinare che vede al centro il paziente».
«L’acquisizione di queste nuove apparecchiature – ha dichiarato dal canto suo Gianni Bonelli, Direttore Generale dell’ASST Sette Laghi – è un segno concreto della strategia che stiamo implementando da tempo per i presidi dell’area del Verbano individuando per ogni struttura un ambito di specializzazione proprio che per Luino è la proctologia e in particolare la diagnosi e cura delle affezioni del pavimento pelvico. Ancora una volta – conclude Bonelli – ASST Sette Laghi conferma di essere in grado di rispondere ad uno spettro molto ampio di esigenze dell’utenza sempre con un altissimo grado di affidabilità e qualificazione professionale».
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Questa e’ una bella e buona novita’! Che sia in atto una controtendenza (non certo a causa del covid) di potenziare la sanita’ pubblica invece di favorire quella privata? Che, chissa’ perche’ investe, ottiene accrediti e fondi e ci guadagna pure?