Speciale elezioni - Mini-convention elettorale per Nicola Mucci. Sul palco tutti i big locali: Massimo Buscemi, Nino Caianiello e i candidati delle politiche
Forza Italia rivuole Gallarate
Foto di gruppo con giovane candidato. Forza italia, con una mini-convention, ha presentato Nicola Mucci e la squadra dei consiglieri per la conquista del governo cittadino. Una coreografia delle grandi occasioni, musica, luci ben dosate. Non sembrava nemmeno la sala Rusnati, quella che ha visto sfilare tutti i big locali di Forza Italia, dal segretario provinciale Giorgio De Wolf, alle varie personalitā, i consiglieri regionali Buscemi e Valentini, gli amministratori di aziende pubbliche vicini alla coalizione di centro destra, come il direttore dell'azienda ospedaliera Giovanni Rania, seduto in prima fila in platea.

A Nino Caianiello, leader cittadino, il compito di aprire la serata e di gettare subito nella mischia le parole d'ordine della contesa. "Una squadra nuova, in campo per vincere". Č stato poi Massimo Buscemi ad alzare i toni con un intervento a metā tra la politica nazionale e quella locale. Sul palco sono poi saliti i due candidati della Casa delle Libertā, Luigi Peruzzotti, e l'onorevole Giovanna Bianchi Clerici. Quest'ultima ha ribadito la fiducia della Lega Nord nel candidato, rispondendo alle perplessitā sollevate da qualcuno sulla giovane etā di Mucci: "Meglio un giovane intelligente, che un vecchio un po' stupido".

L'ingresso sul palco del giovane probabile sindaco č stato il solito tripudio di strette di mano e bandiere. Emozionato ma deciso, l'ex assessore all'urbanistica ha risposto punto su punto alle obiezioni serpeggiate in cittā circa una sua scarsa esperienza di gestione della cosa pubblica. Ha ricordato di essere in politica dall'etā di 19 anni, ha elencato le cariche ricoperte finora e ha difeso la sua figura di volto nuovo, rincarando la dose di veleno giā riservata qualche giorno fa al candidato outsider Andrea Buffoni "Vorrei sapere dove č stato in questi anni?". Un neanche troppo velato invito a rimettere sul piatto della bilancia i guai giudiziari dell'ex sindaco socialista.

In mezz'ora di discorso alla platea, Mucci ha parlato esclusivamente del futuro, ignorando completamente la passata amministrazione, esperienza consegnata agli annali e ormai lontana dalle preoccupazioni di oggi di Forza Italia. Il discorso del candidato si é dipanato su due piani, l'ideale e il concreto. E idealitā, per Mucci, Caianaiello, Buscemi e gli altri della Casa della libertā, sono il richiamo a Silvio Berlusconi e al 13 maggio e i desiderata rispetto al futuro ruolo di partito di governo che i forzisti si dicono sicuri di poter ricoprire. Mucci ci mette del suo, inserendosi nel discorso del berlusconismo di "rito ambrosiano", declinato Formigoni: federalismo, liberismo, solidarietā e sussidiarietā, come i quattro mattoni portanti della erigenda Casa delle libertā, giā visti all'opera all'ombra del Pirellone. Se si restringe poi il campo, alla sola Gallarate, Mucci ha parlato di un programma basato su "efficienza e bellezza".

Sul concreto, invece, il documento uscito dalle lunghe riunioni tra i leader locali é denso di promesse. Alcune sono continuazioni di quanto fatto dalla giunta Greco. Altre sono novitā. Tra queste un progetto di illuminazione della cittā, un centro per i giovani modello "Fabbrica del vapore" di Milano, un ufficio per i fondi europei, servizi gratis per il terzo figlio di ogni famiglia. Rimangono i vecchi progetti di prestigio. Il polo culturale, l'acquisizione del Condominio, Villa Delfina, rivitalizzazione del centro storico e altro. Infine, novitā, e non da poco, la Casa delle libertā, per la prima volta, mette nero su bianco una "opzione zero" sui centri commerciali lungo l'asse della 336. Vuole dire che la madre di tutte le questioni, dopo aver passato il setaccio della campagna elettorale, si presenterebbe ai cittadini come risolta. E questo lo dicono i programma di tutti i partiti. Ma allora perchč tanto rumore negli ultimi dieci anni?

La squadra di Forza Italia
Roberto Bosco, Roberto Delodovici, Vivina Balbuena, Massimo Bossi, Giuseppe Filoni, Donato Liviero, Michele Mauro, Luigi Parassoni, Luigi Pastorelli, Alberto Ramponi, Aldo Simeoni, Flavio Baila, Carlo Bonicalzi, Daniela Cagnin, Salvatore Cosco, Ida D’Angelo, Sergio Dall’Acqua, Marco Ferro, Francesco Fratantonio, Giuseppe Galli, Raffaele Ieno, Leonardo Martucci, Piermichele Miano, Maurizio Occhipinti, Gennarino Paladino, Giacomo Peroni, Alberto Raimondi, Umberto Rossato, Alfredo Sardella, Flavio Schettino.

Roberto Rotondo