Ettore Ercole Ielmini
si presenta alle elezioni del 13 maggio nel collegio uninominale
n° 2, quello di Luino, per la Camera dei Deputati nella lista
"L’Ulivo per Rutelli".
Coniugato, Ielmini ha 55 anni, sette figli e vive a Laveno, città
che lo ha visto sindaco per dieci anni - dall’80 al 1990 - e
consigliere comunale, sempre a Laveno, dal 1970 al 1994; dal 1991
al 1994 è stato presidente della Comunità Montana della Valcuvia
e per lo stesso periodo Consigliere Nazionale dell’UNCEM (Unione
Nazionale Comuni Comunità Enti Montani). E’ iscritto al PPI.
Attualmente insegna alle elementari di Laveno Mombello
Quali sono le priorità che vede per il collegio di Luino?
"Direi che un territorio così vasto, comprendente quattro
Comunità Montane e decine di comuni, a volte anche piccoli, ha
numerosi problemi su cui intervenire, spesso molto differenti gli
uni dagli altri. Da buon lavenese penso al Lago Maggiore come
fonte di turismo prioritaria, ma certamente non da meno sono i
percorsi montani e le piccole realtà che racchiudono le
tradizioni della Provincia a cui non è possibile rinunciare. Per
quest’ultimo punto occorre subito un tavolo di discussione con
gli svizzeri per potenziare i percorsi e i sentieri naturalistici
che attraversano il confine, mettendo in condizione i visitatori
di potersi muovere o soggiornare in strutture adeguate".
Partiamo dal Lago, quali i progetti per il turismo?
"Per il lago penso al "Progetto Lago Maggiore",
partito negli anni ’80 e ancora lettera morta: è da qui che
vorrei iniziare per attuare un rilancio di tutta la zona
rivierasca del Verbano; le basi, anche a livello urbanistico ci
sono, è solo necessaria la volontà politica e un giusto
coordinamento per attuare il rilancio. Poi investirei molto sul
terziario ma anche sulla cultura: la vicinanza col CCR di Ispra e
con l’Ateneo dell’Insubria deve essere interpretata come
stimolo affinché si veda Laveno come centro culturale, magari per
accogliere una facoltà universitaria o un centro di studi che
possa attirare le intelligenze di tutta l’area del Lago
Maggiore. Credo che questa proposta, se portata avanti con
decisione, possa ridare al Verbano un grande prestigio e far
vivere tutto l’anno questa zona".
Come potenziare l’economia di confine?
"Su questo punto penso che lo strumento della
progettualità per ricevere i Fondi UE sia la carta vincente che
deve richiamare capitali a fronte di progetti concreti, sul
territorio. Poi la questione dei frontalieri, che rappresentano
una ricchezza irrinunciabile per il Paese: anche qui un tavolo di
concertazione italo-svizzero potrebbe risolvere i numerosi
problemi relativi soprattutto all’impiego. Un argomento
importante per dare ossigeno alle attività imprenditoriali
è inoltre rappresentato dai trasporti.
In questo campo punterei certamente sul "Progetto
Gottardo", ovvero il potenziamento della linea ferroviaria
che da Bellinzona costeggia il Lago e prosegue verso sud. In
questo contesto non solo Luino, ma anche Laveno giocherà in
futuro un ruolo chiave per il trasporto merci e per i viaggiatori.
Ricordo che a Laveno c’è la possibilità, grazie ad una
bretella, di collegare le Ferrovie Nord Milano con le Ferrrovie
dello Stato: uno dei miei principali obiettivi sarà proprio
quello di attivare questo collegamento".
Un commento sulle scelte della CDL in merito alla candidatura
di Giuseppe Cossiga come suo rivale alla corsa per la Camera
"Non ho nulla da dire circa le caratteristiche personali
del candidato, che non conosco. Certo ritengo che il Polo abbia
commesso un errore presentando un uomo che non è del posto e
probabilmente non conosce il territorio come Silvio Fiorini, la
cui candidatura, tra l’altro, fu voluta proprio dai sindaci.
Trovo poco dignitosa nei confronti degli elettori la scelta di
porre certe candidature in collegi ritenuti
"blindati".
Andrea Camurani