Editoriale - Un flop  gli incontri del centrodestra con Tremonti a Varese e con Urbani a Busto Arsizio
I fiaschi del centrodestra

Tasse e federalismo sono due cavalli da battaglia del centrodestra. Su questi  temi hanno organizzato due incontri con i big nazionali. Tremonti a Varese e Urbani a Busto Arsizio. A entrambi erano presenti solo una manciata di persone. Se mai fosse servita una prova di come la campagna elettorale dei seguaci di Berlusconi sia sotto tono, segnali più chiari non potevano venire.
Nelle maggiori città della provincia non sono arrivati due signori sconosciuti, ma possibili ministri in caso di vittoria delle destre. Le sale vuote sono un fatto preciso e sicuramente i leader locali staranno riflettendo di cosa significhi. Se fanno spallette è maggiormente grave. E male facciamo noi della stampa a dare troppo spazio alle polemiche di quei signori, che non hanno altro da fare che denigrare l'avversario politico.
Un importante esponente della Lega si diceva preoccupato della piega che ha preso la campagna elettorale nel varesotto. E c'è da credergli. I suoi colleghi sono strasicuri di aver vinto e quindi se ne stanno al caldo in casa e se ne guardano bene dal confrontarsi seriamente con gli altri candidati.
Questo è il disprezzo della democrazia e della politica. Scimmiottare il capo che si rifiuta di incontrare il leader avversario, forse memore della bruciante serata del 1996 con Prodi e la Melandri, non fa che far perdere punti ai probabili nuovi parlamentari.
Varese ancora una volta si è trovata sulle pagine dei giornali nazionali e guarda caso a tener banco è la destra con le sue scelte sulle candidature. Scelte che fanno la fortuna di un noto albergo della città, visto che è diventato il quartier generale di qualche politico, ma al figliolo di un ex Presidente nessuno deve avergli spiegato che Luino non si trova alle pendici del Sacro Monte.
I big dopo aver vuotato il sacco degli insulti, avendo dismesso la bombetta dell'aplomb, tirano fuori dal cilindro magico la parola programmi, ma fin qui di veri progetti per questo territorio non se ne sono sentiti.
Ed è anche a questo che occorre prestare attenzione per decidere a chi dare il proprio voto.

Marco Giovannelli