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Speciale elezioni - Cassano Magnago - Lo storico leader comunista incontra l’entusiasmo dei Comunisti Italiani per l’unità del centrosinistra
Cossutta: «Cofferati guidi la sinistra e Radice governi Cassano»

«Compagni, io ne ho viste tante, anzi, le ho viste tutte, ma un momento così difficile, nel dopoguerra, non l’avevamo mai  vissuto, perciò vi dico coraggio, andate avanti, non mollate, se ognuno di noi si impegnerà, in questa campagna elettorale, potremo forse costruire qualcosa di buono per il nostro futuro».  Armando Cossutta è praticamente un pezzo di storia repubblicana ed è un uomo politico a 360 gradi, che parla semplice, al cuore dei militanti, nelle grandi adunate come nei piccoli circoli. Il suo tour in provincia di Varese inizia alle 19 a Cassano Magnago, nel “circolo dei comunisti”, il Garibaldi, come viene chiamato da generazioni, in paese. La sala è stipata, soprattutto di comunisti di una certa età: facce di operai, scavate, ferme. E’ l’unità della sinistra e del centrosinistra, il vero dna del partito, che ritorna speso nelle parole del leader. «Bisogna fare uno sforzo per non frammentarsi, altrimenti si ripete il dramma delle elezioni francesi. Qui a Cassano Magnago il partito è alleato con i Verdi e con i comitati cittadini ed è un bene. Una collaborazione interessante, perché è necessaria una battaglia democratica per scalzare da queste terre il dominio della Lega Nord». Cossutta rifugge ogni massimalismo. Parla di buon senso e di collaborazione e stima con il centro, con i Ds, con tutti. Solo due parole lo infastidiscono: destra e Bertinotti. All’ex compagno di banco di Rifondazione Cossutta chiede maggiore voglia di collaborazione con il centrosinistra. Alla Lega riserva un pensiero da avversario: «Ha il fiato corto, è miope, lotta solo per difendere privilegi, e non trova soluzioni per le esigenze popolari di queste terre». Cossutta propone una sinistra confederata sotto la guida Sergio Cofferati e un centrosinistra unito contro le destre: ceti moderati e democratici alleati con lavoratori e classi popolari. Uno schema classico, antico, ma chiaro. Il Germoglio, la lista che comprendete Pdci, Verdi e Insieme, sarà il simbolo che sul territorio dovrà raccogliere l’eredità di questa chiarezza popolare, operaia, ambientalista e antifascista. Cossutta conclude tra gli applausi, rivendicando l’orgoglio del comunismo italiano, stringendosi insieme ai “compagni”, ai militanti: una parola a tutti, un autografo, il brindisi, come una rimpatriata tra parenti lontani.
Grandi applausi anche al candidato sindaco Luca Radice, sempre più coinvolto nella campagna elettorale. In casa ulivista si comincia a respirare aria di testa a testa e l’atmosfera è adrenalinica. «Qui c’è un centrosinistra convinto e unito – rivendica il candidato –. Stiamo facendo una campagna elettorale in mezzo alla gente, con un programma molto partecipato, ambizioso ma realizzabile, con cui siamo convinti di poter conquistare il governo della città. Giudichino i cittadini la serietà del nostro percorso politico». «Da Cassano deve partire la riscossa» ha detto infine Armando Cossutta, ringraziando e facendo gli auguri a Radice.

R.R.