Vanelli è un nome storico a Vergiate. Tutti
conobbero il medico Vanelli, per il suo lavoro e soprattutto, fattore molto enfatizzato in
questa campagna elettorale vergiatese, l'unico insieme a Battaglia a vincere la sinistra.
La Casa della libertà è l'unica a sfidare la lista Uniti per Vergiate. E spera che
l'eredità storica pesi. Gianfranco Vanelli figlio è infatti il candidato del
centrodestra. Ha cinquantasette anni, sposato, due figli è medico ortopedico. Ha lavorato
nella divisione di ortopedia del Sant'Antonio Abate di Gallarate come aiuto e dal 1998 al
2000 è stato responsabile del day surgery di Somma Lombardo. Dopo di che "mi sono
volontariamente collocato a riposo" scherza Gianfranco Vanelli. Non ha mai ricoperto
incarichi amministrativi. Non è mai stato iscritto ad un partito. Fino ad un anno fa,
quando ha deciso di aderire a Forza Italia. "Ma è
stata una scelta sofferta e meditata - dice sulla sua candidatura - alla fine ho accettato per due
motivi: innanzitutto credo nel rinnovamento sia a livello locale che nazionale, poi
accettando ho di fatto permesso che si realizzasse la Casa della libertà, l'unica
possibilità per battere gli avversari con chiarezza; noi abbiamo un simbolo e
un'identità ben definità, i nostri avversari dietro la lista civica nascondono
componenti di destra, sinistra e chiesa, un raffazonamento trasversale".
Vergiate viene da anni di governo di sinistra e centrosinistra,
quali sono i vostri punti di forza?
"Un perenne governo di sinistra - precisa - il nostro maggiore punto di forza è la trasparenza
delle idee e delle persone, la gente ci giudicherà per quello che siamo e per le fedi che
ci tengono uniti. È anacronistico parlare di bipolarismo, quando si fanno crescere queste
liste civiche e quando invece c'è la possibilità di chiarire le proprie posizioni".
La sua persona non rappresenta un punto di forza?
"Si può esserlo, perché ho acquistato visibilità neglianni, mio padre è stato
uno dei due sindaci non comunisti. A Vergiate ho svolto la mia attività di medico,
conosco la gente e il territorio, non sventolo punti di programma , ma punto ad arrivare
in comune per costruire in itinere dei programmi, non vogliamo arrivare a distribuire
favori, ma costruire per questo paese".
È un'accusa forte
"È quello che sta succedendo in questo periodo di fine campagna elettorale, dalle
pieghe di bilancio sono saltati fuori soldi che vanno a società sportive, piuttosto che a
fondazioni, senza contare il fiorire nell'ultimo periodo di iniziative di risanamento. Il
clima di questa campagna è stato veramente pessimo, tempestata anche da minacce
telefoniche e accuse pesanti provenienti da un sedicente gruppo di dissidenti di Fi. Io
non ho la presunzione di essere il candidato di tutti, ma quella che l'avere accettato
questa candidatura ha permesso di unire tutte le forze vergiatesi che si riconoscono nella
Cdl, An Fi, Lega, Ccd e Cdu".
Lei ha anche affermato di recente di avere accettato, ora che in
pensione, perché non condizionato e non condizionabile, cosa significa?
"Sono stato medico ospedaliero con incarichi di dirigenza, nella struttura pubblica
esistono dei condizionamenti. Essendomi collocato a riposo non c'è nessuno che posso
influenzare e nessuno che può farlo con me, posso quindi sbagliare o fare bene per conto
mio. E comunque l'avere lavorato in equipe mi ha aiutato a conoscere il lavoro di squadra,
emergere individualmente non sempre è proficuo, ma la mia squadra può cambiare la
mentalità di Vergiate".
Com'è la mentalità di questo paese?
"Non molto progressista, troppo legata alla sinistra. Vergiate si riempe gli occhi di
sociale e abusa del buonismo, utilizzato alla fine per rimanere al potere. Se ci deve
essere l'alternanza sono curioso di vedere dove possono sbagliare amministratori che non
vengono dalla politica e dal sindacato".
Prima ha detto che i programmi devono essere costruiti in
itinere, ma avete individuato punti sui quali lavorare. Quali sono?
"quanto fatto per la sanità e i servizi sociali va bene. Bene la farmacia comunale,
voluta da mio padre. L'azienda speciale dei servizi verrà riconfermata e potenziata, non
credo però nella validità di una mutua sanitaria, credo invece nella necessità di una
collaborazione con l'azienda sanitaria di Gallarate. C'è inoltre un problema di urgenze,
credo fortemente nell'utilità di un pronto soccorso a Somma Lombardo, quello attuale è
un punto di primo intervento attivo solo durantre il giorno".
Il primo impegno se eletto
"La gestione della macchina comunale: sarà di vitale importanza instaurare un
contatto molto aperto con il comune dentro e fuori. Altre priorità saranno la viabilità
con lo scopo di sgravare il centro dal traffico e migliorare la viabilità anche nelle
frazioni, completare la rete fognaria, snellire il lavoro del comune, con la creazione di
consorzi, migliorare la raccolta differenziata, minimizzando le ecoisole e puntando sulla
raccolta porta a porta, la gente per questo servizio è disposta a pagare anche di più, e
sempre in argomento rivedere la tassazione, che non sarà più a metro quadro, ma a nucleo
familiare".
Cosa si aspetta dal 13 maggio?
"Siamo attenti e speranzosi, è l'ultima occasione che Vergiate ha per cambiare,
perché questa squadra è molto valida".
Catia Spagnolo
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